Con l’arrivo del grande caldo si è registrato al policlinico Santa Maria alle Scotte un aumento tra il 20% e il 30% nei ricoveri dei pazienti fragili, anziani e con polipatologie, legati soprattutto a malori, disidratazione e uso non appropriato di particolari terapie farmacologiche.
Per questo è utile dare alcuni consigli pratici, per ridurre i rischi per la salute degli anziani con l’arrivo del grande caldo. Ne abbiamo parlato con il dottor Marco Antonio Bellini, responsabile della UOSA AcroPoliS, un servizio nato nel 2010 e dedicato proprio ai pazienti fragili e complessi, con polipatologie, ma soprattutto anziani.
«Il primo consiglio utile per gli anziani – spiega Bellini – soprattutto in caso di cardiopatie o ipertensione è rivolgersi al medico curante per valutare una eventuale riduzione del dosaggio dei farmaci diuretici e per la pressione alta, perché il caldo può potenziare l’effetto di questi medicinali, con rischio di aumentare la disidratazione, causare alterazioni del potassio e del sodio, e provocare malori, in particolare bruschi cali di pressione e svenimenti.
Anche i farmaci per la prostata possono influire sulla pressione arteriosa, ed in estate in alcuni casi, può essere opportuno rivederne il dosaggio con il proprio medico. Sconsigliato vivamente il “fai da te”: non si debbono interrompere bruscamente le terapie mediche, specialmente in chi soffre di ipertensione arteriosa. L’invito è di parlarne con il proprio medico curante, il quale saprà dare in ogni caso una risposta qualificata.
Inoltre tutti i medicinali devono essere conservati in luoghi freschi e, se necessario, anche in frigorifero.
Per evitare la disidratazione – prosegue Bellini – è importante bere almeno due litri di acqua al giorno, anche in assenza dello stimolo della sete, evitando bevande gassate, troppo zuccherate o alcoliche. E’ inoltre importante consumare pasti frequenti e leggeri preferendo pasta, pesce, carni bianche, frutta ad alto contenuto di acqua tra cui angurie, meloni, fragole, agrumi, verdura, carote, pomodori, gelati; orientativamente nella dieta il rapporto tra verdura, frutta e carboidrati, carni o pesce deve essere di 2 a 1». Dopo terapie e alimentazione è inoltre fondamentale l’attenzione ai comportamenti fuori casa.
«Il consiglio fondamentale – conclude Bellini – è quello di evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, cioè dalle 11 alle 18, non restare all’interno di automobili parcheggiate al sole e ripararsi sempre dal sole senza esporsi in modo prolungato, proteggendo gli occhi con occhiali da sole e la testa con cappello leggero. Sia in auto che in casa è necessario avere attenzione ai climatizzatori, prediligendo il deumidificatore con temperature medie di 24-26°C, oppure ventilatori ma senza esposizione diretta».