Manca solo un giorno alla meta ed il viaggio di Camilla Marzucchi, partita ad inizio agosto per un viaggio in ricordo di sua mamma e per sostenere la QuaVio onlus, sarà terminato. Un viaggio fatto di emozioni, fatica, bellissimi panorami e, soprattutto, introspezione, questo è quanto ci ha raccontato Camilla durante il suo cammino. Camilla si trova non molto lontano dalla meta, nel particolare a Carpasio in valle Argentina. Domani arriverà a Loreto ovvero il paese in cui si trovano alcuni parenti suoi e di sua mamma, proprio lì il suo viaggio terminerà.
“Sto bene, sono piena di adrenalina – fa sapere Camilla – ho passato l’ultima settimana a pensare, ad affrontare le mie paure, rischiando di essere travolta dai pensieri, con la paura di non riuscire a finire il mio cammino. Ho capito che stavo camminando troppo con la testa, adesso seguo il cuore e sto bene, sono soddisfatta”.
Sicuramente un cammino, come quello di un pellegrino, non è solo un viaggio per scoprire territori, ma è soprattutto un viaggio per scoprire se stessi, per reinventarsi, per scoprire cose nuove e per affrontare i propri pensieri.
“In questa esperienza ho camminato sempre con mamma al mio fianco – dice Camilla – ma non ho solo guardato al passato, ho visto il mio futuro. Durante il mio percorso ho coperto cose nuove, ho scoperto una nuova me stessa. Ho scoperto anche un nuovo modo di approcciarsi al lavoro. Anche in Liguria il turismo è un settore importante ma adattato in un modo più normale rispetto al turismo senese. Qua sono i turisti che si adattano al posto, non il contrario, non nella maniera nevrotica e convulsa con la quale intendiamo noi il settore alberghiero”. Ancora continua Camilla: “Al mio ritorno vorrò cercare di approcciarmi a questo nuovo metodo che ho scoperto. Ho capito che se davvero vogliamo cambiare il modo di lavorare a Siena, dobbiamo uscire fuori dalle mura. Ultimamente abbiamo concentrato il nostro settore solo sul Palio, tralasciando le bellezze e le possibilità che la nostra città può offrire. Siena è storicamente una delle mete, a livello italiano, più importanti per la via Francigena, dovremo cercare di valorizzarla, sopratutto ripartendo da noi albergatori”.
Insomma in un cammino ci si riscopre, come la storia che Camilla sta raccontando. Intanto grazie alla sua iniziativa e la sua raccolta fondi tramite GoFoundMe, sono stati raccolti, ad ora, circa 900 euro, una cifra importante da destinare alla QuaVio onlus. D’altronde basta poco, come dice sempre Camilla: “Se mi volete offrire un caffè, lo potrete fare donando un euro alla QuaVio (link qui)”.
Niccolò Bacarelli
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