I parlamentari della Camera che rappresentano il territorio senese Susanna Cenni ed Enrico Letta hanno presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti dove viene chiesto che il comparto della camperistica “sia inserito nel tavolo di lavoro dedicato all’automotive e alla transizione energetica già attivato al Ministero”.
L’annuncio arriva dallo staff di Cenni in un comunicato dove si rileva che il settore “sta vivendo un paradosso: gli ordini sono ripartiti rimbalzando ben oltre i livelli pre-Covid, ma la crisi delle materie prime e la carenza dei componenti, alcuni dei quali proveniente dalle zone di guerra, costringono le aziende a rallentare, prorogando la cassa integrazione e mettendo a rischio i livelli occupazionali”.
Il 2021 “è stato un anno da record per la camperistica in Europa: per la prima volta è stato superato il tetto dei 180mila veicoli di nuova immatricolazione, di cui il 13% è prodotto in Toscana; in Valdelsa -e in particolare nei comuni di Firenze, Siena, Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle – viene attualmente realizzato circa il 90% dei camper prodotti in Italia, con 3mila addetti diretti e 5.000 nell’indotto. Nonostante questo, da mesi le aziende valdelsane sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione e il tempo di attesa per un veicolo nuovo, oggi, va dai 18 ai 24 mesi”, prosegue il comunicato.
“I sindacati – ricordano Cenni e Letta – hanno lanciato l’idea di istituire un tavolo a livello nazionale e poi europeo per rendere la produzione indipendente dalle componenti e dalle materie prime provenienti dai paesi dell’Est Asiatico e per chiedere una strategia chiara ed efficace per gli anni a venire, in termini di indipendenza delle materie prime e sostegno alla transizione energetica”.
“Ci sentiamo di sostenere questa richiesta, condivisa anche dalla Regione Toscana – aggiungono i deputati – perché molti dei problemi che riguardano la camperistica sono gli stessi che vive una buona parte dell’automotive. Pertanto l’inserimento del settore del camper al tavolo di lavoro, già attivato presso il Dicastero dello Sviluppo Economico e dedicato all’automotive ed alla transizione energetica, ha pieno senso: si potrebbero, così, avere gli strumenti necessari ad affrontare l’attuale crisi di materie prime salvaguardando l’occupazione e stabilizzando la forza lavoro precaria, per non disperdere un valore assoluto di competenze e saper fare”.