Quella di oggi è la giornata della Candelora, si tratta, com’è noto, della ricorrenza che celebra, il 2 febbraio, la presentazione di Gesù al Tempio dopo 40 giorni dalla sua nascita. Il suo nome deriva da “candelorum“ e cioè, benedizione delle candele, perché in questa speciale occasione vengono benedette le candele che simboleggiano Cristo, inteso come luce che illumina.
In realtà, la tradizione è ben più antica: già celebrata in una forma diversa in oriente, nell’antica Roma e anche in altre varie parti d’Europa, è stata poi assorbita dal Cristianesimo.
La Candelora viene anche chiamata in alcune zone, “Giorno dell’orso“, si racconta che l’animale si sveglia dal letargo e uscendo fuori dalla tana valuta se il tempo è abbastanza buono per uscire definitivamente. Nella cultura popolare sono molti i proverbi che riguardano la Candelora e secondo alcuni di essi, in base al clima che la caratterizza, è possibile ipotizzare come sarà la seconda parte dell’inverno e quando finirà. A questo proposito, uno dei proverbi più famosi recita: “Per la Candelora se piove o se gragnola dell’inverno siamo fora, se c’è sole o solicello siamo sempre a mezzo all’inverno”. Quindi, se in questo giorno il tempo è bello e soleggiato, l’inverno continua sarà ancora lungo. Stando al meteo di oggi, probabilmente, l’inverno dovrà ancora continuare per un bel po’.
Oltreoceano, in particolare negli Stati Uniti, il giorno della Candelora perde qualsiasi accezione religiosa. Il due febbraio è legato, infatti, a credenze popolari riguardanti la stagionalità. È il Groudhog day, il Giorno della Marmotta. È il momento in cui si osserva il comportamento di quell’animale per determinare la durata dell’inverno. La leggenda vuole che se la marmotta non è in grado di vedere la sua ombra perché il cielo è nuvoloso, l’inverno è destinato a concludersi presto.
Articolo e foto di Gabriele Ruffoli