Dal nord al sud della provincia, i carabinieri sono stati impegnati in fatti riguardanti uomini che hanno commesso violenze fisiche e psicologiche nei confronti delle loro compagne.
I fatti del primo intervento, risalgono allo scorso mese di giugno, quando una giovane rumena di 29 anni dopo essersi recata dai carabinieri di Poggibonsi, aveva denunciato il proprio ex fidanzato, un uomo di 35 anni di Poggibonsi, il quale dopo la fine della loro relazione, aveva dato inizio ad una serie di azioni persecutorie nei confronti della giovane.
Pedinamenti, telefonate mute, messaggi ad ogni ora del giorno e della notte, queste le “azioni moleste” che avevano indotto la giovane a cambiare stile di vita, rinunciando ad uscire di casa se non per recarsi a lavoro e chiedendo alle amiche di farle la spesa così da evitare di imbattersi nel suo ex compagno. La giovane donna aveva subito in silenzio per mesi ma poi, con l’aiuto di una amica, aveva deciso di denunciarlo per riappropriarsi della sua vita.
Dopo la denuncia della giovane, i carabinieri della compagnia del capitano Ferella hanno effettuato verifiche ed accertamenti, riscontrando effettivamente che il giovane si era appostato sotto casa della ragazza e che l’aveva seguita sia a piedi che con la propria vettura.
Con tali dati i militari della Benemerita hanno quindi segnalato la vicenda alla procura di Siena che, nella giornata di ieri, ha emesso nei confronti dell’uomo una misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentatati dalla vittima. Tale misura cautelare è il primo passo per tutelare la giovane. Nel caso l’uomo continui nelle sue condotte persecutorie, potrebbero aprirsi per lui le porte del carcere.
A Sinalunga, invece, l’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Bettolle, ha portato alla denuncia per maltrattamente in famiglia, violenza privata e sottrazione di persone incapaci il sinalunghese C.M., 1969, disoccupato.
Nel corso dell’indagine è risultato che nell’arco temporale compreso tra dicembre 2015 e giugno 2016, ingiuriava, minacciava e percuoteva reiteratamente la convivente R.G., nata nel 1973 a Sinalunga, tanto da costringerla ad allontanarsi dalla propria abitazione e impedendole fisicamente di potersi occupare delle figlie. C.M non è in possesso di armi, ne’ titolare di autorizzazioni in materia. L’uomo è stato segnalato anche ai servizi sociali.