Due ragazze Rom residenti a Roma e (evidentemente) in trasferta a Siena sono state denunciate dai carabinieri del Radiomobile della locale Compagnia per furto aggravato. Si tratta di una di quelle situazioni limite in cui legalità ed etica rischiano in qualche modo di confliggere e nelle quali è difficile esprimere giudizi netti. Le due giovani di 26 e 28 anni hanno infatti sottratto dal banco frigo di un noto supermercato cittadino quattro pezzi di parmigiano per un valore di quasi 50 euro e li hanno infilati sotto i rispettivi giubbotti. Superate le casse, avendo da subito attratto l’attenzione del servizio di sicurezza, sono state fermate ed è stato loro chiesto di restituire il maltolto. Erano infatti state osservate nei loro movimenti sin da principio. Veniva infine richiesto l’intervento di una gazzella dei carabinieri. I legittimi proprietari recuperavano da subito la refurtiva e producevano una denuncia querela che costituisce il presupposto di legge per poter procedere nei confronti delle donne fermate. Queste ultime venivano condotte in caserma e compiutamente identificate. Ne scaturiva una denuncia in stato di libertà che è stata inviata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Siena perché valuti la posizione delle ragazze che, peraltro, possono annoverare diversi precedenti specifici, in relazione a denunce pregresse per fatti simili. Il furto di alimenti ha una valenza ben diversa da quello di prodotti voluttuari ma costituisce comunque reato, sicuramente dovrà essere valutata anche la personalità delle indagate. Ci sarà un giudice che dovrà compiere tutte queste non facili valutazioni e decidere.