Siena è una provincia da prendere come esempio a livello mondiale per la difesa dell’ambiente. L’endorsement internazionale è arrivato ieri dal Global Footprint Network, società di ricerca che traccia la gestione delle risorse naturali a livello globale.
Lo scorso 29 luglio il GFN ha lanciato, insieme alla multinazionale francese Schneider electric, l’iniziativa “100 days of Possibility”, con l’obiettivo di promuovere soluzioni che aiutino a combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. La scelta della data non è stata casuale perché coincideva con l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità esaurisce le risorse ecologiche che la Terra è in grado di rigenerare nel corso di un anno. Non sono nemmeno casuali i 100 giorni di cui parla l’iniziativa: corrispondevano alla distanza di tempo che mancava dal 29 luglio all’inizio della della ventiseiesima conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, che si terrà a novembre a Glasgow.
Ieri “100 days of Possibility” ha proposto la provincia di Siena come soluzione per la sostenibilità. Il motivo? Il fatto che il nostro territorio sia carbon neutral da dieci anni ed abbia così ridotto il suo impatto ambientale, una cosa che può essere un insegnamento per tutto il mondo. “Siamo orgogliosi di questo risultato”, così Simone Bastianoni, docente dell’Università di Siena e presidente dell’Alleanza territoriale Carbon Neutrality. Lo stesso Bastianoni ha parlato anche di “ConversAzioni”, la due giorni di eventi che si terrà in Fortezza oggi e domani. Durante le “ConversAzioni”, che saranno animate da relatori provenienti da tutt’Italia, saranno portati esempi costruttivi per il futuro sulle possibili azioni da intraprendere, sul contributo che le imprese potrebbero dare, con uno sguardo alle future generazioni e alla loro educazione allo sviluppo sostenibile.
“L’evento si tiene in occasione dei 10 anni del raggiungimento della Carbon Neutrality da parte della nostra provincia – dice Bastianoni-. Non vogliamo parlare di una celebrazione perché non vogliamo guardare a quanto abbiamo fatto in passato, ma ci vogliamo confrontare con il futuro. In Fortezza ci sarà un dialogo con altre realtà e territori italiani: cerchiamo di farci inspirare per gli obiettivi futuri”.+
Marco Crimi