Caro energia, Montomoli punta sul fotovoltaico: “Montiamo i pannelli sugli edifici comunali”

“Aprire urgentemente un tavolo con la Sovrintendenza, con il chiaro obiettivo di cercare un accordo che permetta di modificare alcuni criteri di impatto paesaggistico in tema di installazione di pannelli fotovoltaici”.

Questa la soluzione proposta dal candidato sindaco Emanuele Montomoli per combattere il caro energia a Siena. No alle istallazioni selvagge, chiarisce il candidato, ma serve “con urgenza” una “una semplificazione” per “rendere spendibili  gli ingenti finanziamenti messi a disposizione in materia dall’Europa tramite il Pnrr”.

Ma non solo, Montomoli chiede inoltre di “incentivare e semplificare la produzione di energia per l’autoconsumo con pannelli fotovoltaici montati e organizzati anche su immobili comunali”.

“Sarebbe poi interessante sapere a che punto siamo con la variazione della legge regionale 11 del 2011 sui pannelli solari fino a 5 kw, legge che prevedeva la loro installazione a terra e che per vincoli paesaggistici non è mai stata adottata dal nostro territorio-aggiunge-. Purtroppo ci troviamo a fronteggiare difficoltà figlie di un momento storico unico che porterà enormi conseguenze sull’assetto produttivo italiano, e Siena non può restare di certo ferma in balia di tali eventi”.

La soluzione, dice ancora, “deve passare dalle energie rinnovabili e non solo dal fotovoltaico. Oltre che per la tutela dell’ambiente, il che potrebbe già bastare, abitazioni e strutture dotate di pannelli solari e di altri strumenti simili di sfruttamento energetico comportano molti vantaggi e costi quasi sempre accessibili. Inoltre la semplificazione suddetta, oltre che essere un aiuto concreto a risolvere i problemi energetici, fungerebbe da volano aggiuntivo per le imprese del territorio, attive sia nel settore energetico che in quello dell’edilizia”.

Il candidato ha lanciato definito come “condivisibili la scelta del sindaco di incontrare le associazioni di categoria, i cittadini e le parti sociali e le relative azioni messe in atto per fronteggiare il problema”. Ma, prosegue, “si tratta di “azioni” che possono tamponare solo momentaneamente le difficoltà, e nemmeno tutte; “azioni” che non hanno alcuna programmazione: non sono state ponderate sul medio e lungo termine e, inoltre, l’aumento dei costi avrà inevitabilmente un impatto notevole anche sulle casse del Comune di Siena”.

“E in che modo il Comune garantirà l’operatività dei servizi pubblici cittadini?”, si domanda Montomoli.