L’unico aumento annuo che supera la media nazionale è quello dei servizi di ristorazione: a Siena a agosto si è pagato il 7,6% in più rispetto a dodici mesi fa. Ma sia per le assicurazioni che per i servizi di alloggi il territorio comunque ha tenuto rimanendo ampiamente sotto la media italiana: +2% per le prime; +1,2% per i secondi.
I numeri sono quelli della classifica dei rincari per le città stilata dall’Unione consumatori sulla base dei dati elaborati dall’Istat per il mese di agosto 2023. L’estate è stata infuocata a livello dei prezzi ma non qui da noi dove tutto sommato la stangata vacanze non si è fatta così sentire.
Il confronto con altre città della Toscana tra l’altro si nota subito visto che Grosseto, con un+26,2%, è la prima città nel ranking delle assicurazioni e Firenze, con un +19,2%, sfiora il podio nella classifica sugli alberghi.
Addirittura Siena si può permettere di occupare un posizionamento virtuoso proprio sugli hotel dove siamo settantesimi.
Sotto la lente dell’indagine dell’Unc poi ci sono altri parametri. E per la top 30 annua dei rincari sui prodotti al primo posto si trova lo zucchero con un aumento del 43,3% su agosto 2022. Poi l’olio di oliva con un +37,1%. Bronzo per le patate che salgono del 25,9% , quindi pomodori con +25,3%, riso e finocchi, carote e cipolle ex aequo con +23,6%.
Al settimo posto i voli nazionali che decollano del 22% e che sono la prima voce non alimentare e sulle vacanze. Seguono albicocche e susine (+21,9%), cavoli (+20,5%). Chiudono la top ten le arance (+18,4%).
In testa alla classifica mensile dell’Unione nazionale consumatori il trasporto marittimo che, nonostante luglio fosse già un mese di vacanze, prendono il largo con un +27,1% sul mese precedente, poi i voli europei che registrano un +9,6% su luglio 2023.
“Il fatto che, nonostante la stagione termica sia lontana mesi, paghiamo il gasolio già il 6,4% su luglio, non fa presagire nulla di buono per il prossimo inverno. Per questo il Governo deve come minimo prorogare tutti gli sconti in bolletta e, possibilmente, ripristinare quelli ben maggiori introdotti da Draghi”, le parole di Massimiliano Dona, presidente dell’Unc.