Un 45enne pluripregiudicato, residente a Murlo ma domiciliato a Siena, ben conosciuto dai carabinieri che da anni hanno a che fare con lui per tutta una serie di episodi delittuosi, in genere per delitti contro il patrimonio e contro la fede pubblica, in soldoni furti e truffe, ci è cascato ancora. Pur non trovando quanto cercavano, nel rovistare fra le cose dell’uomo, come succede in questi casi, i militari hanno rinvenuto una carta di credito e un bancomat intestati a un 22enne di Castelnuovo Berardenga. Pian piano i carabinieri hanno ricostruito: quelle due carte magnetiche erano parte di quanto sottratto alla vittima qualche giorno prima a Firenze, alla stazione di Santa Maria Novella. Con molta destrezza un ladro aveva sottratto il portafoglio del giovane che, col morale a terra e con una certa rabbia, si era poi recato alla Stazione carabinieri di Viale Bracci per denunciare l’accaduto. Nel frattempo il giovane aveva bloccato le carte per cui non ci poteva essere ulteriore danno rispetto a quello già subito, ma tant’è. Il curriculum del 45enne si arricchisce di un nuovo delitto, in questo caso di una “ricettazione”. Dal momento che non vi è la prova che a colpire quella sera sia stato lui, operando in trasferta nella città di Firenze, non lo si poteva denunciare per furto. Di sicuro però quelle carte gli sono in qualche modo pervenute e dunque egli le ha ricettate. Per questo subirà un processo e magari andrà anche in carcere visto che il delitto di ricettazione contestatogli è più grave del furto e non si comprende come egli possa giustificare in maniera credibile la presenza in casa di quei documenti.