Case green, Marchettini: “Misura da campagna elettorale. Per edilizia non servono provvedimenti drastici”

“Nel parlamento europeo siamo già in campagna elettorale per il 2024. E sono stati trovati strumenti che sono irreali”, ed ancora “non servono provvedimenti così drastici ma servono invece provvedimenti seri”

Così Giannetto Marchettini, presidente di Ance Siena, ha commentato l’approvazione arrivata da Strasburgo dell’avvio dell’iter negoziale per la nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici.

Secondo il testo gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030 e D entro il 2033, mentre gli edifici non residenziali e pubblici dovrebbero raggiungere le stesse classi entro il 2027 e il 2030.Una decisione questa che, nella riflessione del vertice dei costruttori edili locali, appare più ‘ideologica’ che realizzabile. Marchettini infatti ha indicato di prendere un’altra strada per risolvere la questione dell’efficientamento sismico e energetico degli immobili.

Ed è partito dalla questione dei crediti incagliati del superbonus: “A noi ci piacerebbe mettere in piedi, con incentivi giusti e calibrati, un percorso che veda un miglioramento serio delle strutture”, ha spiegato. Su 12 milioni di edifici residenziali l’Italia ha ben 9 milioni di edifici particolarmente energivori e non in grado di garantire le performance energetiche richieste dalla direttiva europea sulle ‘case green’.

Questa  la stima che hanno fatto dall’Ance nazionale qualche giorno fa , stima che si riflette anche a Siena e provincia, con oltre il 70% del patrimonio immobiliare che deve essere riqualificato.

“Rischiamo conseguenze disastrose”, è l’allarme del sindaco Luigi de Mossi che ha chiesto al Governo “di fare tutto il possibile per fermare o modificare una scelta che potrebbe svalutare in modo significativo i valori immobiliari” del territorio.

Prosegue il primo cittadino: “Per raggiungere prima gli obiettivi ambientali non si può imporre alle famiglie, ai condomini, alle imprese un carico spaventoso. Molte delle case senesi sono antiche. La loro classificazione energetica è dunque penalizzante. Possiamo imporre ai proprietari di investire decine di migliaia di euro per migliorarne le prestazioni energetiche in pochi anni?”, domanda De Mossi.

“Per questo – conclude – chiedo ai nostri rappresentanti nel parlamento nazionale e in quello europeo, di tutti i partiti, di dichiarare subito la propria posizione, e di fare tutto il possibile per fermare o modificare la direttiva.

MC