“Lei ha mai avuto dubbi che non si trattasse di suicidio rispetto al fatto accaduto?”, “Mi sento di dire di no. Non ho mai avuto dubbi. Francamente l’omicidio non riesco a immaginarmelo”, ed ancora “non ricordo di aver visto quella mail, una mail che comunque non si può dimenticare perché ora quelle parole mi rimbombano in testa”.
Sono alcune delle cose dette da Fabrizio Viola mentre rispondeva alle domande fatte da Pierantonio Zanettin, presidente della commissione che indaga sulla morte di David Rossi, e degli altri parlamentari membri della commissione stessa. Durante l’audizione è stato centrale l’argomento della mail “Help”, la lettera con cui l’allora capo della comunicazione di Mps comunicò a quello che era il suo Ad la sua intenzione di volerla fare finita. Viola ha ricordato di essere stato in vacanza a Dubai in quei giorni. “La connettività del mio Blackberry andava e veniva ed essendo in vacanza non ero sempre al telefono- ha detto Viola-. Avevo problemi a scaricare tutte le email e quella mi è sfuggita”. Zanettin ha quindi chiesto: “Ma quel giorno non avevate parlato di quello?”. Viola risponde: “Con lui, al telefono, abbiamo poi parlato della sua volontà di andare a parlare con i pm e successivamente di lavoro”.
“David Rossi ha vissuto con grande disagio la perquisizione della Guardia di finanza del 12 febbraio del 2013. Quando gli è stata comunicata era nel suo ufficio. Dopo la perquisizione del suo ufficio – ha aggiunto Viola- i timori di David erano la perdita del posto di lavoro e l’arresto. Io non l’ho visto per tutto il giorno e quello successivo a quello della perquisizione. Quando l’ho rivisto era toccato psicologicamente”.
I vertici di Mps erano fortemente sotto stress, racconta l’ex-ad: “Ho ricevuto anche minacce di morte. Il motivo? Abbiamo tagliato i costi, le spese amministrative, le sponsorizzazioni, il personale. Le uscite sono state volontarie però quando si tagliano posti di lavoro non tutti sono contenti. In conseguenza del taglio dei costi amministrativi il Siena e la Mens Sana hanno chiuso. I tifosi erano stabilmente sotto la Banca. Io e Profumo abbiamo rischiato un’aggressione”