Il gruppo di AVS presenterà un’interrogazione in Parlamento sul caso del 62enne impiegato nel supermercato Pam Panorama di Porta Siena e licenziato dopo non aver superato il test del carrello.
Ad annunciarlo è Sinistra Italia che in un comunicato parla dello stesso test come “surreale e indegno” e come “una pratica umiliante, che nulla ha a che vedere con la sicurezza o con una valutazione seria delle competenze, ma che rappresenta invece l’ennesimo segnale di un clima aziendale segnato da abuso di potere e controllo invasivo”.
“Questo episodio non è isolato – prosegue il partito-: si inserisce in un contesto nazionale in cui, troppo spesso, i diritti conquistati dai lavoratori vengono aggirati da procedure arbitrarie, ricatti occupazionali e pretese ingiustificate. È lo stesso contesto che ha reso urgenti i quesiti referendari recentemente sottoposti al voto, centrati sulla tutela del lavoro e sul contrasto alle distorsioni introdotte da anni di politiche che hanno indebolito tutele e dignità.
Il mancato quorum non cancella il problema: amplifica la necessità di una risposta politica forte e determinata. Esprimiamo totale solidarietà al lavoratore colpito, a pochi anni dalla pensione, e ribadiamo il nostro sostegno alla mobilitazione dei sindacati, a partire dalla Filcams Cgil. Abbiamo già coinvolto il gruppo AVS in parlamento per presentare un’interrogazione sulla vicenda – continuano-. Non è accettabile che in Italia si possa perdere il lavoro per “prove” arbitrarie che trasformano i dipendenti in sospetti da sorvegliare invece che in persone da rispettare”.
Sinistra Italiana – AVS “è e resterà in prima linea per difendere chi lavora, contro ogni forma di intimidazione e discriminazione nei luoghi di lavoro. Continueremo a batterci per norme più giuste, per controlli seri sulle aziende e per un modello di società che rimetta al centro la dignità, la sicurezza e i diritti. Perché il lavoro non è una concessione: è un diritto. E i diritti si difendono, sempre”, si legge.