Si intitola “Riti etruschi all’imbrunire” l’appuntamento in programma domani, sabato 18 luglio, alle 18.30, al Museo Archeologico del Chianti Senese di Castellina in Chianti per l’edizione 2020 delle Notti dell’Archeologia promosse dalla Regione Toscana. Lo spettacolo, con ingresso libero nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19, si svolgerà in Piazza del Comune, di fronte al Museo, e unirà gesti, parole e movimenti in un’ambientazione antica di richiamo etrusco con la collaborazione del Gruppo danze storiche La Vita Nova di Siena. L’evento si concluderà con un brindisi offerto dall’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti.
Lo spettacolo prende spunto da una vicenda riportata dallo storico latino Tito Livio nella sua “Storia di Roma dalla fondazione” (Ab urbe condita) e avvenuta a Roma nel 365 a.C., quando era scoppiata una pestilenza. I romani imputarono la situazione agli Dèi adirati con loro e l’anno seguente, non trovando alcun modo per placare il morbo, convocarono dei danzatori dall’Etruria affinchè potessero aiutare con le loro movenze sacre. Queste, insieme alla musica del flauto, colpirono molto i romani, che fino ad allora non conoscevano altra forma di spettacolo se non il circo e lo scambio di motteggi improvvisati. L’incontro con i ludiones etruschi (i “danzatori” per i romani), a detta dello storico Tito Livio, determinò la comparsa delle prime forme di teatro latino e l’istituzione dei Ludi, vere e proprie feste a cadenza fissa che consistevano in rappresentazioni teatrali ricche di svariati interventi, fra cui la danza. Partendo da questo spunto storico, la performance in programma a Castellina in Chianti si legherà con l’attuale contingenza vissuta nei mesi scorsi con il Covid-19, che ancora condiziona la vita dei musei e di numerose istituzioni della cultura.
per l’edizione 2020 delle Notti dell’Archeologia promosse dalla Regione Toscana. Lo spettacolo, con ingresso libero nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19, si svolgerà in Piazza del Comune, di fronte al Museo, e unirà gesti, parole e movimenti in un’ambientazione antica di richiamo etrusco con la collaborazione del Gruppo danze storiche La Vita Nova di Siena. L’evento si concluderà con un brindisi offerto dall’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti.
Lo spettacolo prende spunto da una vicenda riportata dallo storico latino Tito Livio nella sua “Storia di Roma dalla fondazione” (Ab urbe condita) e avvenuta a Roma nel 365 a.C., quando era scoppiata una pestilenza. I romani imputarono la situazione agli Dèi adirati con loro e l’anno seguente, non trovando alcun modo per placare il morbo, convocarono dei danzatori dall’Etruria affinchè potessero aiutare con le loro movenze sacre. Queste, insieme alla musica del flauto, colpirono molto i romani, che fino ad allora non conoscevano altra forma di spettacolo se non il circo e lo scambio di motteggi improvvisati. L’incontro con i ludiones etruschi (i “danzatori” per i romani), a detta dello storico Tito Livio, determinò la comparsa delle prime forme di teatro latino e l’istituzione dei Ludi, vere e proprie feste a cadenza fissa che consistevano in rappresentazioni teatrali ricche di svariati interventi, fra cui la danza. Partendo da questo spunto storico, la performance in programma a Castellina in Chianti si legherà con l’attuale contingenza vissuta nei mesi scorsi con il Covid-19, che ancora condiziona la vita dei musei e di numerose istituzioni della cultura.
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