Il bilancio preventivo e la Imu. “L’introduzione dell’Imu e dell’imposta di soggiorno – ha spiegato l’assessore al bilancio, Letizia Pacenti – ci permetterà di ovviare ai tagli diretti per il 2012, già previsti nel 2010 per 103mila euro circa e a quelli introdotti con il decreto ‘Salva Italia’ per 146mila circa. A questi si sono aggiunti anche i tagli indiretti sui fondi regionali della spesa sociale e in particolare per i servizi sociali a delega Usl e il venir meno di altri contributi. Abbiamo, dunque, aumentato di circa 21mila euro il Fondo sostegno affitti per raggiungere le stesse quote dello scorso anno, coprendo le mancate erogazioni e per continuare a offrire un aiuto alle famiglie, in particolar modo a quelle monoreddito. Gli oneri di urbanizzazione, previsti per 250mila euro circa, non saranno più utilizzati per le spese correnti, ma per gli investimenti. Abbiamo scelto poi di non aumentare le tariffe per i servizi a domanda individuale, tranne che per la Rsa il cui servizio, dal 1° luglio, passerà da 45 euro a 47,50 euro giornalieri anche per raggiungere una maggiore omogeneità rispetto alle altre strutture provinciali. Tutto è stato concertato con le organizzazioni sindacali come anche il bilancio”.
“Il regolamento per l’applicazione dell’Imu – continua Pacenti – è stato definito con l’obiettivo di non pesare troppo sulle tasche dei cittadini e anzi, l’aliquota da pagare sulla prima casa sarà più bassa della vecchia Ici, passando dallo 0,44% allo 0,40%. Abbiamo, invece, deciso di incidere maggiormente sulle seconde case sfitte con l’introduzione di una aliquota dell’1% che permetterà un introito di circa 200mila euro. Per le seconde case affittate l’imposta sarà dello 0,76% e per quanto riguarda il mondo agricolo, infine, abbiamo voluto dare un segnale preciso di sostegno nel difficile momento di crisi che sta vivendo questo settore, applicando un’imposta minima dello 0,15%”.
L’imposta di soggiorno. Durante la seduta i consiglieri hanno approvato il regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno, frutto della concertazione avvenuta nelle scorse settimane tra i Comuni del Chianti fiorentino e senese, i Comuni di Bagno a Ripoli e Impruneta e le associazioni di categoria locali. “Secondo quanto stabilito dal regolamento – ha spiegato l’assessore allo sviluppo economico, Mauro Giannetti – l’impostasarà applicata per tre anni a partire da questo e verrà introdotta in caso di pernottamento nelle strutture ricettive nel periodo che va dal 1° marzo al 31 ottobre, tranne che per quest’anno che partirà dal 10 aprile. La tariffa sarà pagata a persona per ogni singola notte di permanenza e riscossa dal gestore della struttura ricettiva. La misura dell’imposta sarà commisurata alla tipologia delle strutture e il regolamento prevede anche alcune esenzioni come quelle per i residenti. Inoltre, anche la distribuzione delle risorse verrà sottoposta al tavolo di concertazione con le associazioni di categoria dei settori del turismo e dell’agricoltura e avrà luogo all’interno dei ‘Panel di indirizzo’ comunali previsti dalla normativa regionale istitutiva degli Osservatori Turistici di Destinazione”.
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