Castelnuovo – Giannetti: “Comitati locali, ripopolazione della fauna selvatica e collaborazione con gli agricoltori”

Castelnuovo Berardenga

Proposte per il governo delle zone di caccia private e pubbliche e un’Unità comunale per la gestione della piccola selvaggina. E’ quanto chiede la neonata consulta delle associazioni venatorie del Comune di Castelnuovo Berardenga alla Provincia di Siena e all’Atc 18 (Ambito territoriale di caccia), in vista del rinnovo del Piano faunistico venatorio, per dar vita a una forma organizzativa che consenta a tutti i cacciatori di potenziare le popolazioni selvatiche di fagiani e lepri; di controllare i predatori all’interno e fuori le strutture a gestione privata e pubblica e di realizzare una collaborazione con gli agricoltori per la tutela e la salvaguardia ambientale.

“Il documento che intendiamo presentare alla Provincia e all’Atc – commenta l’assessore alle attività ittico – venatorie di Castelnuovo, Mauro Giannetti – è la sintesi degli incontri che la consulta ha dedicato ad alcune problematiche relative al rinnovo del Piano faunistico venatorio 2010-2015 e che ci auspichiamo venga approvato entro il 2013. Chiediamo che il Piano contenga misure che riducano lo squilibrio nella ripartizione del territorio, con meno zone a divieto private e più zone a divieto pubbliche, e che si creino, quindi, le condizioni migliori sia per la fauna selvatica sia per la caccia. In particolare riteniamo necessaria la partecipazione di un rappresentante della consulta alle periodiche operazioni di censimento presso le aree a gestione privata e il ripopolamento della fauna selvatica nelle zone a gestione pubblica. Per farlo crediamo sia utile ricostituire i comitati di gestione con volontari disponibili e preparati a lavorare in sinergia con gli agricoltori. E’ necessaria una maggiore concertazione tra i soggetti utile a scongiurare situazioni spiacevoli e di disagio come accaduto nei mesi scorsi”.