“Insieme ad altri parlamentari toscani e al Governo regionale – continua Cenni – è stato avviato un percorso di lavoro condiviso, raccogliendo la profonda preoccupazione di tanti sindaci e delle popolazioni interessate dalla politica di tagli portata avanti da Poste italiane. Adesso l’urgenza di un incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane è diventata più forte, perché dall’ipotesi di chiusura di circa 170 uffici postali in tutta la regione, siamo passati già a qualche comunicazione ufficiale, tra cui quella di Castel San Gimignano. Dove sono finite le assicurazioni circa un coinvolgimento delle amministrazioni locali? Come ho già avuto modo di dire, la situazione deve essere letta tenendo conto delle conseguenze dell’insieme dei tagli che da anni colpiscono soprattutto le piccole comunità. Davanti a noi c’è indubbiamente la necessita di riorganizzare Stato ed enti locali, ma ciò non può avvenire con scelte che rischiano di spopolare nuovamente le nostre aree rurali. La Regione ha in più occasioni manifestato disponibilità a fare la sua parte con norme e strumenti, adesso Poste italiane consenta l’istituzione di un tavolo di lavoro”.
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