Mantenere viva la memoria di un figlio che non c’è più aiutando concretamente a curare gli altri: è questa la scelta di una cittadina colligiana, che dopo una prima donazione all’ospedale di Santa Maria alle Scotte ha deciso di fare lo stesso per il centro medico Arnolfo di Colle Val d’Elsa.
“È un gesto che lei compie tutti gli anni e che manda un bel messaggio -spiega la dottoressa Liliana Gradi-, perché queste apparecchiature ci permetteranno di migliorare la nostra attività sanitaria di prossimità . Si tratta – spiega – di una sigillatrice, che ci aiuta a garantire la sterilità delle attrezzature chirurgiche, e di un diapason per misurare la sensibilità vibratoria, che è utilissimo per i medici di famiglia che fanno medicina di iniziativa, perché permette di diagnosticare il diabete nelle sue fasi iniziali. Quindi- prosegue la dottoressa Gradi-, non solo il gesto è bellissimo in sé, ma va a supportarci in due aspetti del nostro lavoro che in un certo senso vanno ad alleggerire la pressione sugli ospedali, ovvero la piccola chirurgia di ambulatorio e la diagnosi e gestione di malattie croniche, secondo il quello che si chiama chronic care model. Due attività che, grazie alla donazione che abbiamo ricevuto, ci permetteranno di occuparci sempre meglio dei nostri pazienti mantenendo viva la memoria di Massimo Detti. Abbiamo già pronte le targhette commemorative con il suo nome da applicare agli strumenti, e lo faremo scolpire anche sull’asta del diapason”.