Cerimonia del tòcco, ottantotto nuovi docenti entrano di ruolo all’Università di Siena

Ottantotto nuovi docenti entrano di ruolo all’Università di Siena. E sessantanove di loro erano presenti oggi pomeriggio in rettorato alla Cerimonia del tocco, momento di celebrazione e di accoglienza che l’ateneo riserva per loro.

Ventisette dei nuovi docenti sono professori ordinari, 22 sono associati e diciannove ricercatori. “Quello che celebriamo è il risultato della nostra attività di reclutamento resa possibile grazie alle risorse “ritornate” all’ateneo dal Miur e da importanti piani straordinari emanati dal medesimo ministero” , le parole del rettore Roberto Di Pietra che poi si è rivolto ai presenti: “Il traguardo raggiunto rappresenta il risultato di tanti sacrifici. Esso è, tuttavia, il risultato della grande passione per questo lavoro così totalizzante nel quale c’è la ricerca, c’è la didattica con il rapporto continuo con le studentesse e gli studenti, c’è l’attività assistenziale, per alcuni di voi, c’è l’attività gestionale”

La cerimonia è stata aperta dal coro di Ateneo che ha intonato il Gaudeamus igitur e brani dal repertorio. .

Emanuele Fidora, dg dell’Università di Siena, ha portato il saluto dell’amministrazione: “La comunità accademica è tale nel suo complesso, collaboriamo fra le diverse componenti per dare i migliori servizi e la migliore formazione a coloro che rappresentano la linfa vitale, le nostre studentesse e i nostri studenti. Ci avviamo al 783esimo anno accademico, e poi verso il traguardo degli ottocento anni di storia e tutti cammineremo per avere un ateneo sempre più accogliente. Benvenuti all’Università di Siena”.

“Sono poi seguiti gli interventi delle professoresse Claudia Bonechi, Silvia Calamai e Valentina Carlino, e del professor Gianmarco de Donato in rappresentanza delle aree disciplinari, che hanno salutato i nuovi colleghi e coloro che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. È arrivato quindi il momento festoso della consegna alle nuove professoresse e ai nuovi professori del tòcco, il copricapo simbolo dell’accademia”, spiegano dall’Università.