“L’amministrazione comunale non ha affidato alcun mandato ad Andrea Bellandi in riferimento alla cessione della Robur”, lo si legge nella risposta scritta del sindaco di Siena Luigi De Mossi alla lunga interrogazione presentata dal gruppo consiliare di Per Siena. “Il Comune non partecipa e non interviene negli interessi tra privati. E questo è accaduto anche nei negoziati intercorsi per la cessione della Robur Siena spa”, scrive ancora il sindaco.
Sul ruolo dell’assessore allo sport Paolo Benini De Mossi ha precisato che “non è mai venuto meno all’impegno e al suo lavoro di mediatore al fine di scongiurare la mancata iscrizione della Robur alla serie C” ed ancora “il suo compito è stato assolto in maniera determinante per risolvere i problemi della Robur Siena spa”.
Al richiesta di sapere se il Comune “abbia potuto verificare se la mancata iscrizione possa essere avvenuta per una qualsiasi negligenza di soggetti partecipanti alle trattative” De Mossi ha chiarito di non “avere dati tali per poter rispondere”. Infine De Mossi ha ricordato ai consiglieri di Per Siena quali erano le prerogative per l’acquisizione del titolo sportivo con l’obiettivo di dare vita ad una nuova squadra ed iscriverla al campionato di D, “oltre alle necessarie disponibilità finanziarie, avevo richiesto un progetto sportivo quadriennale, la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio” e poi “la garanzia d’assunzione per il massimo livello occupazionale dei deipndenti della vecchia società Robur Siena ed il rispetto dei tifosi e della città”.