“Oggi scendiamo in piazza per dire No a una legge di bilancio ingiusta, se non irricevibile”. Sono queste le parole di Fabio Seggiani, segretario generale della Cgil per la provincia di Siena, che stamattina ha parlato dal presidio organizzato dal suo sindacato e dalla Uil in piazza Salimbeni a Siena. Per oggi, venerdì 16 dicembre, è stato infatti dichiarato uno sciopero generale in tutta la Toscana per protestare “contro una manovra del Governo socialmente iniqua, che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del nostro paese, in particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale”.
“Questa legge di bilancio – spiega Seggiani – penalizza la povertà, i lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese e i pensionati. È una legge che sposta poche risorse dal reddito di cittadinanza per la riduzione di un punto dal cuneo fiscale e impedisce la rivalutazione di pensioni medie a beneficio di quelle più basse”. Di parere simile anche Sandro Santinami, segretario regionale Uilpa per la Toscana: “È una legge iniqua. Dall’anno scorso lottiamo ma non abbiamo risposte. Può sembrare strano lottare per una battaglia così grande in un momento così particolare per la vita del paese, ma non lo è, nella misura in cui tutte le richieste fatte sono state disattese”. “Abbiamo chiesto aumenti salariali – prosegue -, non sui contratti ma sulle defiscalizzazioni della tredicesima per avere un po’ più da spendere e abbiamo chiesto supporto al reddito di cittadinanza”. “Dirci che si spendono 154 milioni per il reddito di cittadinanza quando si perdono 250 miliardi per l’evasione mi pare un po’ particolare. L’anno scorso, ricorre oggi l’anniversario, a Draghi facemmo le stesse richieste e non abbiamo ottenuto nulla. Noi andiamo avanti lo stesso, perché la gente ha bisogno di sapere se può ancora credere in un paese” conclude il suo intervento Santinami.
Quella di stamattina è stata anche l’occasione per parlare di temi riguardanti la realtà del territorio: “Questa città ha vari problemi da risolvere e da affrontare – ha detto ancora Fabio Seggiani -. La vertenza Whirlpool è quella più immediata e che parte da una decisione che prenderanno i vertici dell’azienda a inizio anno. Da lì dovremo costruire un percorso per tenere questa azienda sul territorio e tenere l’occupazione dell’azienda”. “Un altro problema da risolvere – chiosa – è quello della precarietà dei posti di lavoro in Gsk e dalla ricaduta sul territorio del settore delle biotecnologie con l’aggiunta del Biotenopolo. La Cgil non molla, noi siamo convinti che il futuro di Siena sia nella manifattura e nell’occupazione di qualità”.
Emanuele Giorgi
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