La Cgil, nella giornata di ieri, ha incontrato il prefetto di Siena. Al centro della discussione il tema della produzione dei vaccini, oggi più importante che mai. Nello specifico la proposta della Cgil è quella di adeguare gli stabilimenti già presenti grazie a Gsk in modo da poter iniziare a produrre i vaccini qui a Siena. L’idea alla base di questa ipotesi sarebbe quella di iniziare a produrre i vaccini per conto terzi, come già succede a Pomezia coi vaccini AstraZeneca, sfruttando le strutture già presenti grazie a Gsk.
Fabio Seggiani, segretario generale della Cgil di Siena, spiega il senso dell’incontro: “Noi crediamo che oggi quello dei vaccini sia un tema a dir poco centrale, motivo per cui abbiamo ritenuto necessario incontrarsi col prefetto, che è il rappresentante del governo nella provincia. Iniziare a produrre i vaccini qui a Siena non solo è possibile, ma è una necessità per il territorio”. Sulle tempistiche Seggiani si dice ottimista: “Riteniamo che, una volta arrivato l’ok, in un periodo fra i 6 e gli 8 mesi potremmo essere operativi”.
Il segretario continua: “La strategia su come affrontare la pandemia, ed il dopo pandemia, acquisterà un ruolo fondamentale dal momento che l’emergenza covid non si concluderà nel 2021. Purtroppo, il fabbisogno di vaccini si protrarrà per diversi anni. Tutto questo per dire che un buon investimento fatto oggi potrebbe rivelarsi proficuo in un periodo molto lungo”. Il governo sta prendendo in considerazione tanti siti diversi, per questo, spiega sempre Seggiani, “Siena non può non essere protagonista. La città è già un eccellenza nel campo grazie a Gsk. Un investimento simile creerebbe posti di lavoro e infrastrutture che rimarrebbero per anni”.
Il delegato sindacale Filctem Cgil Duccio Romagnoli, spiega: “Abbiamo consegnato al Prefetto una relazione sull’azienda dentro la quale si espone quella che è l’attuale situazione, che vede Gsk completamente fuori dalla produzione per conto di terzi del vaccino contro il covid e ad oggi anche dalla fase 2 dell’infialamento, confezionamento e distribuzione. Nella relazione c’è una richiesta esplicita di esporre la questione ai ministeri del lavoro, dello sviluppo economico e della sanità, ivi compreso il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Generale Francesco Paolo Figliuolo. Il prefetto ha detto che avrebbe esposto ai ministeri di competenza questa richiesta”.
Emanuele Giorgi
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