Covid-19, la Cgil senese: “Dove non si rispettano le condizioni di sicurezza va sospesa attività aziende”

“Considero positivo l’incontro al quale ho partecipato ieri in Camera di Commercio perché finalmente ha messo insieme, anche se virtualmente, tutti i rappresentanti territoriali del mondo del lavoro, delle istituzioni e del credito in condizione di confrontarsi e fare proposte, ‘fare sistema’ appunto, perché l’interesse comune di salvare le aziende e mantenere i posti di lavoro supera qualsiasi contrapposizione”. Lo afferma il Segretario Generale della CGIL di Siena Fabio Seggiani che ieri era presente  all’incontro in Camera di Commercio. Ieri si è svolto un inconteo anche in Regione Enrico Rossi ha incontrato oggi i segretari generali di CGIL, CISL e UIL della Toscana per valutare la situazione del lavoro in rapporto alle ordinanze nazionali e regionali per il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

“Quello che però ho rimarcato con forza – prosegue Seggiani – è che il rispetto del DPCM dell’11 marzo sulle condizioni di sicurezza igienico sanitarie nei luoghi di lavoro (distanza e DPI) è condizione prioritaria per il mantenimento delle attività produttive e di servizi, laddove non ricorrano le condizioni per dare applicazione al protocollo di sicurezza si deve procedere alla riduzione sino anche alla momentanea sospensione delle stesse ricorrendo all’ausilio di ammortizzatori sociali con accordo sindacale”.

“A proposito di questi ultimi – prosegue il Segretario – la nostra richiesta è quella di riproporre il protocollo territoriale del 2009, che di fronte alla crisi massiccia e ai ritardi nell’erogazione da parte dell’INPS delle Casse integrazioni autorizzate ne prevedeva l’anticipo da parte di alcuni istituti di credito con il supporto della Provincia. Ciò determinerebbe con poca spesa una grande risposta in termini di certezza salariale e quindi di tutela complessiva di lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie”.

“Ecco un esempio concreto di ‘fare sistema’, – conclude Seggiani – il territorio senese lo ha già fatto dieci anni fa e fu un esempio per tutti”.