Si è fatto prestare denaro da un amico per procurarsi droga da spacciare senza mai restituirlo. L’amico, un egiziano di 25 anni, ignaro al momento del prestito dell’utilizzo che avrebbe fatto l’altro dei soldi, circa 3.500 euro, quando si è reso conto che erano serviti per acquistare stupefacenti da rivendere, dopo averne preteso invano la restituzione, ha chiamato la Polizia. Gli agenti delle Volanti della Questura di Siena, dopo aver appreso i fatti, sono intervenuti in via Goito, a casa del giovane spacciatore, un italiano di 22 anni, dove ad esito di una perquisizione hanno trovato due dosi di marijuana, per circa 1,49 grammi, uno spinello confezionato con tabacco e con lo stesso tipo di stupefacente e due piantine, sempre di marijuana, sistemate in una vaso sul balcone dell’appartamento.
Durante la perquisizione i poliziotti hanno sentito un forte rumore provenire dal portone di ingresso dell’abitazione dello spacciatore. Armi in pugno, muovendosi in sicurezza, si sono avvicinati alla porta. Notevole è stata la loro sorpresa quando hanno capito che a prenderla a calci era proprio l’egiziano che aveva chiamato il 113. Lo straniero pensava, evidentemente, di farsi ragione da solo, pretendendo con un grosso coltello da cucina in pugno la restituzione del denaro prestato all’italiano. Il giovane egiziano non si aspettava infatti di trovare gli agenti in casa dell’amico, circostanza che fortunatamente ha consentito di evitare il peggio. I poliziotti hanno fermato l’egiziano, impedendogli di aggredire l’italiano e, dopo aver riportato la situazione alla calma, li hanno accompagnati in Questura. Dopo aver svolto gli accertamenti necessari li hanno denunciati entrambi. Uno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e l’altro per danneggiamento e minaccia aggravati. La droga rinvenuta in seguito alla perquisizione è stata sequestrata.