Uniti per rilanciare il territorio nonostante il Coronavirus, così le amministrazioni comunali del Chianti senese e fiorentino (con le senesi Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Radda in Chianti) che fanno parte dell’Ambito turistico del Chianti si dicono pronti a rendere concreta ogni azione e forma di sostegno politico-istituzionale per far fronte all’emergenza epidemiologica. Il progetto è stato presentato dal sindaco di Castelnuovo Berardenga Fabrizio Nepi durante il consiglio provinciale sulla sicurezza e l’ordine pubblico di stamani.
” Abbiamo già tanti progetti in campo – afferma-. Lunedì ci siamo incontrati per discutere perchè le nostre prospettive sono cambiate in seguito alle contingenze delle ultime settimane. E’evidente in tutti i territori: le disdette fino all’estate sono molte e avendo noi nel turismo e nell’agroalimentare di qualità la parte economica più importante siamo preoccupati. Servono misure immediate per gli operatori del settore, a chi ha un agriturismo. Servono provvedimenti, noi cercheremo di dare risposte”. Alcune di queste risposte Nepi, insieme agli altri sindaci, intende già darle da domani, venerdì 6 marzo, quando si terrà un incontro, al Consorzio del Chianti classico, con le categorie economiche.
A Castelnuovo Berardenga la preoccupazione rimane comunque molta ed è dettata dalle continue cancellazioni di prenotazioni che arrivano agli agriturismi. “Ribadiremo che non siamo un territorio focolaio ma siamo un luogo sicuro e da visitare, un luogo con un forte sistema sanitario che garantisce salute a tutti- prosegue Nepi-. Intendiamo trovare con le associazioni economiche e agricole soluzioni per ripartire. Da lunedì avevamo già pronto un ottimo piano di comunicazione ma attendiamo a rilanciarlo, vogliamo fare passare questa ulteriore ondata mediatica, ma poi ricorderemo a tutti che il Chianti è uno dei territori più belli al mondo e che la gente deve continuare a visitarlo con serenità”.
La riflessione di Nepi si è spostata poi su una visione più ampia del problema, il sindaco si è detto comunque fiducioso che da questa emergenza possano nascere delle opportunità. “Ogni volta che ci confrontiamo con questa situazione poi nascono nuove soluzioni – afferma-. Abbiamo visto che un virus può bloccare un intero pianeta, abbiamo visto la decrescita del mercato turistico e produttivo. Dobbiamo ripensare il nostro modello di sviluppo: pubblico e privato devo avere un dialogo sempre più stretto per trovare anticorpi anche nei periodi di crisi”.
“Il nostro territorio veniva da un 7-8% annuo di export nell’agroalimentare e nelle presenze turistiche, eravamo felici e soddisfatti ma poi abbiamo visto come il Covid-19 abbia bloccato tutto, non solo il Chianti – conclude Nepi-. Pensiamo alla zona rossa nel Nord Italia dove oltre 3mila aziende sono chiuse da settimane e quando sarà finita l’emergenza chissà se potranno riaprire. E’prioritario ripensare ad un nuovo modello di sviluppo, quello di oggi è debole e con una bronchite rischia di andare in conflitto”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi