Ospite speciale di questo straordinario evento il mezzosoprano Anna Caterina Antonacci, interprete di riferimento a livello mondiale per il repertorio barocco e settecentesco. Interpreti del Concerto in sol magg. “alla Rustica” RV 151, dello Stabat Mater RV 621, del Credo RV 592, del Concerto in la min. per 2 violini e archi RV 523, del Gloria RV 589, sono inoltre i giovani e talentuosi violinisti Maria Diatchenko e Gennaro Cardaropoli, formatisi alla Chigiana, assieme all’Orchestra “Vincenzo Galilei” della Scuola di Musica di Fiesole, al Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, con Cesare Mancini all’organo.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, e confluisce all’interno dell’ampio programma d’iniziative promosse dalla prima edizione di CHIGIMOLA MUSICA 2019, l’innovativo progetto concertistico e didattico congiunto di Accademia Chigiana di Siena e Accademia Internazionale Incontri con il Maestro di Imola, con la collaborazione della Scuola di Musica di Fiesole. Il programma di CHIGIMOLA MUSICA 2019 comprende, tra le molte iniziative, anche il prestigioso Convegno internazionale di Studi Le mediazioni della musica: La musicologia critica di Theodor W. Adorno oggi, con la direzione scientifica di Gianmario Borio, in corso a Palazzo Chigi Saracini negli stessi giorni (21-23 novembre). Il convegno si svolge in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa del grande filosofo, sociologo e musicologo tedesco. Per info: http://www.chigiana.it/
L’idea di consacrare la prima Settimana Musicale a Vivaldi venne al Conte Chigi già nel 1928, in reazione all’esperienza del VI Festival della Società Italiana di Musica Contemporanea, organizzato a Siena da Alfredo Casella. I documenti d’archivio ci svelano i retroscena dell’iniziativa, relativi in particolare alle reciproche reticenze tra alcuni dei compositori contemporanei, che il Conte definiva, con una punta di ironia, i “farmacisti” e gli amanti di un tipo di musica più tradizionale”.
Il breve Concerto “alla Rustica” si presenta come una piccola sinfonia in tre tempi (Presto, Adagio, Allegro). Il titolo può forse derivare dalla natura danzante e precipitosa dei tempi esterni, mentre l’adagio centrale è una squisita sarabanda in mi minore. Nello Stabat Mater (1712), con poche pennellate e il massimo riserbo, Vivaldi riesce a costruire una pagina di intensità sospesa, ai limiti del silenzio. L’opera precede di circa ventitré anni lo Stabat pergolesiano. Le scelte sono del tutto particolari e diverse. Vivaldi mantiene costante il fa minore in tutti e nove i brani in cui è suddivisa la sequenza del testo di Jacopone. L’agogica è trattenuta, con molti tempi lenti e gravi dal sapore austero e composto. Fa eccezione l’Amen finale, un Allegro dal carattere imitativo che, a sorpresa, va a risolvere sull’omologa maggiore (fa). Le colorature distese e morbide del contralto si concentrano sulle parole chiave del testo (gladius, poenas, dolentem, desolatum), a conferma di una composizione rigorosa e profonda, che nulla concede neppure alla manifestazione del dolore. La dimensione corale del Credo RV 592 non cambia la poetica di base. Persino nel «Crucifixus», e poi nel «Resurrexit» dolore e gioia non si allontanano da una dimensione intima, tutta raccolta nel trascolorare cromatico delle tonalità. Aspetti più monumentali si mostrano nel quinto brano e nel conclusivo, in cui il solido gioco contrappuntistico ricostituisce le certezze della fede. Nel raffinato Concerto in la minore per due violini le imitazioni fra i due strumenti concertanti si inseriscono nella prassi compositiva ed esecutiva del periodo e non forzano mai la mano del virtuosismo. La staticità del tempo centrale rinvia alla calma della laguna veneta e al suo immoto perdurare. Il Gloria è un capolavoro, in cui lo splendore del Barocco va in scena con tutta il suo ventaglio di retorica espressività. Nelle dodici sezioni che lo compongono vediamo susseguirsi tutto il campionario degli stilemi barocchi e delle forme concertanti. Il mutare degli “affetti” si delinea con la massima maestria, come la tavolozza di un grande pittore alle prese con un prezioso affresco sonoro. Passaggi imitativi e serrati si alternano con oasi statiche; i pianissimi elegiaci dialogano con le esplosioni monumentali; ritmi cullanti di pastorale si contrappongono alla perentorietà delle trombe; la varietà dei ritmi è icastica.
Come consuetudine, l’Accademia Musicale Chigiana offre a studenti e ragazzi sotto i 26 anni di età e a chi abbia compiuto 65 anni la possibilità di assistere ai concerti del cartellone invernale usufruendo di forti riduzioni sul prezzo di biglietti e abbonamenti. Sono disponibili biglietti d’ingresso al prezzo di € 5 per i possessori della Carta Universitaria “Studente della Toscana”, per gli studenti del Polo Musicale Senese e delle scuole primarie e secondarie senesi, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Speciali convenzioni con altri enti e associazioni, a partire dagli abbonati alla Stagione teatrale del Comune di Siena.
Quest’anno, l’Accademia Chigiana ha sottoscritto un accordo molto significativo con l’Università per Stranieri di Siena, confermando la collaborazione avviata già l’anno scorso, e con l’Università degli Studi di Siena per favorire la conoscenza del grande repertorio musicale e la diffusione dell’arte e della cultura musicale fra i giovani studenti dei due atenei, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Ciascuna delle due università senesi ha infatti acquisito – ad un prezzo speciale – un contingente di 30 biglietti per ciascun concerto dell’intera stagione Micat in Vertice 2019-2020, da distribuire ai propri studenti.
I biglietti (primi posti intero 25 euro, primi posti ridotto 20 euro; ingresso intero 18 euro, ingresso ridotto 10 euro) possono essere acquistati il 21 novembre dalle ore 16 alle ore 18.30 presso la biglietteria del Palazzo Chigi Saracini (a Siena in via di Città 89) e il giorno del concerto dalle ore 16 presso il botteghino del Teatro dei Rinnovati. Possono essere acquistati anche online sul sito www.chigiana.it fino alle ore 12 del 22 novembre. Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 al numero telefonico 333.9385543.
PROGRAMMA
22 novembre, venerdì
Teatro dei Rinnovati
ore 21
Vivaldi Renaissance
Nell’80° anniversario della prima Settimana Musicale Senese (1939-2019)
In collaborazione con l’Università degli Studi di Siena
Antonio Vivaldi
Venezia 1678 – Vienna 1741
Concerto in sol magg. “alla Rustica” RV 151
Presto
Adagio
Allegro
Stabat Mater RV 621
Stabat Mater dolorosa – Largo
Cuius anima gemente – Adagissimo
O quam tristis et afflicta – Andante
Quis est homo qui non fleret – Largo
Quis non posset contristarsi – Adagissimo
Pro peccatis suae gentes – Andante
Eia Mater fons amoris – Largo
Fac ut ardeat cor meum – Lento
Amen
Credo RV 592
Credo in unum Deum
Et incarnatus est
Crucifixus etiam pro nobis
Et resurrexit – Allegro
Credo et unam sanctam
Et vitam venturi seculi
* * *
Concerto in la min. per 2 violini e archi RV 523
Allegro molto
Largo
Allegro
Gloria RV 589
Gloria in excelsis Deo – Allegro
Et in terra pax – Andante
Laudamus te – Allegro
Gratias agimus tibi – Adagio
Propter magnam gloriam – Allegro
Domine Deus Rex celesti – Largo
Domine Fili unigenite – Allegro
Domine Deus – Adagio
Qui tollis peccata mundi – Adagio
Qui sedes ad dexteram Patris – Allegro
Quoniam tu solus sanctus
Cum Sancto Spiritu – Allegro
Revisioni di Alfredo Casella
ANNA CATERINA ANTONACCI mezzosoprano
GENNARO CARDAROPOLI violino
MARIA DIATCHENKO violino
CESARE MANCINI organo e clavicembalo
ORCHESTRA “VINCENZO GALILEI” della Scuola di Musica di Fiesole
CORO DELLA CATTEDRALE DI SIENA “Guido Chigi Saracini”
LORENZO DONATI direttore