Entro pochi mesi la polizia postale di Siena chiuderà. A dirlo è il Sap. Secondo il sindacato dovrebbero rimanere in funzione la postale di Firenze, Lucca e Grosseto.
Da tempo era in atto la riorganizzazione a livello nazionale. Una strategia che ancora una volta va a penalizzare i cittadini che chiedono sempre più sicurezza e gli stessi agenti della Postale considerata una specialità.
“È una notizia che non avremmo mai voluto avere ” afferma Emanuele Viciani segretario provinciale del Sap di Siena.
“Fin dal 2015 avevamo reso pubblica la volontà di non chiudere tali presidi e avevamo sollecitato le forze politiche e la cittadinanza ad intervenire per evitare la chiusura”.
“La chiusura della Postale di Siena – prosegue Viciani – non trova alcuna giustificazione ” E noi ricordiamo le numerose inchieste portate a buon fine dagli uomini della sezione senese della Postale: dalle truffe alla pedofilia, dalla scansione dei computer per scoprire i responsabili di un delitto all’acquisizione di file relativi a raggiri on line. Secondo il Sap aldilà di tutto non c’e alcuna logica nel chiudere la postale di Siena.
“Vogliamo che questa notizia sia portata a conoscenza di tutta la collettività che potrebbe ancora fare qualcosa per evitare che si butti via una specialità che tanto ha dato al fine delle indagini e che ha visti gli agenti impegnati in prima persona in varie scuole per tutti i rischi legati all’informatica”.
E in questa logica (o illogica?) riorganizzazione potrebbe scomparire anche la Polfer. “Speriamo che questa scellerata chiusura possa essere evitata” afferma il segretario del Sap senese. “Questi colleghi della polizia ferroviaria garantiscono sicurezza sui treni e nelle stazioni. Chiediamo la mobilitazione dell’opinione pubblica e della politica senese affinché intervengano per evitare tagli alla sicurezza dei cittadini”.
Cecilia Marzotti