Il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e lassessore al bilancio Juri Bettollini, giovedì prossimo 21 marzo, saranno a Roma per partecipare all’iniziativa nazionale dell’Anci, (associazione nazionale comuni italiani) organizzata per chiedere al governo lo sblocco del patto di stabilità dei Comuni e riuscire così a pagare le imprese che hanno crediti con le pubbliche amministrazioni.
Obiettivo della manifestazione che si svolgerà nei locali del cinema Capranica, far ragionare il governo su un decreto che autorizzi il pagamento delle imprese e salvare, come ha detto il presidente dell’Anci Graziano Delrio, leconomia dal dissesto completo; in alternativa, se non ci saranno risposte a livello centrale entro metà aprile, sarà vagliata l’ipotesi da parte degli enti locali di agire autonomamente con una particolare delibera di giunta denominata non a caso Oggi Pago ancora da definire.
“È paradossale afferma il primo cittadino di Chiusi Stefano Scaramelli- avere soldi in cassa e non poterli spendere. Gli enti locali sono diventati praticamente gli esattori dello stato e questo a discapito dei servizi essenziali ai cittadini che gravati da tagli, tasse e minori trasferimenti rischiano di essere seriamente compromessi. Lobiettivo che vuole essere raggiunto dalla manifestazione di giovedì è fondamentale per la sopravvivenza dei territori. Pagare le imprese non solo è un atto dovuto, ma significa anche far vivere unintera comunità. Proprio per questo lo scorso anno abbiamo deciso, prendendocene le responsabilità, di non rispettare la prima scadenza del patto di stabilità. La nostra è stata una protesta civile, ma molto forte perché abbiamo dimostrato che anche spendendo denaro, se oculati nelle scelte come per altro richiede il periodo, è possibile riuscire a far tornare tutti i conti, tant’è che a fine anno siamo rientrati perfettamente nelle maglie del patto. Tuttavia i vincoli lineari, imposti dal patto di stabilità a tutte le amministrazioni pubbliche, virtuose o meno, rischiano di paralizzare lo sviluppo anche del nostro territorio e di certo non è pensabile che un Comune continui in eterno ad alienare il proprio patrimonio immobiliare. Per tutto questo -conclude il sindaco-parteciperò alla manifestazione organizzata dallAnci giovedì prossimo, è arrivato il momento di far sentire forte la nostra voce perché non possiamo ne dobbiamo più accettare certi balzelli. Adesso dobbiamo dire basta a tutto ciò che è contro la crescita, lo sviluppo e il futuro.”
“Per un amministratore-dichiara Juri Bettollini assessore al bilancio e finanze del Comune di Chiusi- partecipare alla manifestazione di giovedì prossimo è un atto dovuto a tutti i nostri cittadini e alle nostre imprese. Grazie alle misure prese in questa prima parte del nostro mandato, ultima in ordine di tempo il rinnovato accordo del prestito donore, Chiusi ha visto nascere sia in centro storico che allo scalo una serie di nuove attività. Tuttavia non possiamo certo dimenticare tutte le grandi aziende che per anni hanno fatto grande con il proprio lavoro il nostro Comune e che adesso si trovano in forte difficoltà. Allentare le catene del patto di stabilità significa mettere nuova benzina all’economia, significa pagare gli operai e far vivere serenamente tante famiglie. Noi abbiamo modo e vogliamo pagare le imprese che lavorano per il Comune, lo dimostrano anche i mutui estinti lo scorso anno quando siamo riusciti a trovare risorse dal nostro bilancio per circa 300 mila euro, ma non possiamo più accettare di stare con le mani legate da vincoli insopportabili e che strangolano anche le realtà più virtuose.”
Il Comune di Chiusi dunque parteciperà alla trasferta romana, pronto ad essere in prima linea per cambiare le cose. Intanto, nell’attesa di capire se il messaggio sarà recepito a livello centrale, Chiusi negli ultimi due anni è riuscito a pagare i propri debiti verso le imprese del territorio (in gran parte del senese) come non era mai successo nella storia del Comune; in dettaglio nel 2012 Chiusi ha effettuato pagamenti per oltre 6 milioni e 500 mila euro mentre nel 2011 i pagamenti sono stati di oltre 7 milioni e 900 mila euro; per un totale dunque negli ultimi due anni di oltre 14 milioni e 400 mila euro.