Il Comune di Chiusi mette a disposizione, grazie a fondi regionali, contributi economici a sostegno del pagamento del canone di affitto dell’abitazione principale. E ha deciso di integrare con risorse proprie il budget, in modo da soddisfare un più ampio numero di cittadini. Per chiedere la concessione del contributo occorre: essere residente nel Comune di Chiusi, essere conduttore di alloggio con contratto di locazione per abitazione principale, far parte di due fasce relative alla dichiarazione Ise/Isee. Una fascia “A” corrisponde a due pensioni minime Inps con incidenza del canone annuo, non inferiore al 14%; una fascia “B”, riservata anche a lavoratori autonomi, che prevede un valore Ise compreso 12.493 e 27.614 euro, con incidenza del canone annuo di locazione non inferiore al 24%, e con valore Isee non superiore a 15.320 euro. Le domande da presentare al Comune debbono essere scritte esclusivamente sui moduli predisposti, in distribuzione all’Ufficio relazioni con il pubblico. Il termine per presentare la domanda scade il 30 giugno 2012. Per ogni informazione e per ottenere copia dei criteri per la concessione dei contributi è possibile rivolgersi sempre all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune (0578/223651), aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 13. Intanto, sono già state liquidate le quote destinate a 155 nuclei familiari. Rispettivamente, sono stati liquidati 18.325,94 euro a favore dei beneficiari della prima fascia, a saldo per l’anno 2011, proporzionalmente alla riduzione del contributo da parte della Regione Toscana, e 8.921,96 euro a favore dei beneficiari di fascia B. “Il trasferimento dalla Regione – osserva l’assessore Andrea Micheletti – che ammontava a 47.834 euro, non era sufficiente a soddisfare le richieste totali. Considerando che il Comune può determinare la percentuale da attribuire alle richieste di fascia A ed eventualmente la quota da destinare alla fascia B, entro il limite del 40% delle risorse ricevute, abbiamo deciso di intervenire con un’integrazione, per dare sostegno a un numero maggiore di persone”. Lo stesso impegno, con somme analoghe, il Comune lo ha preso anche per quest’anno, con un’integrazione di 3mila euro. Un significativo segnale di attenzione alle difficoltà contingenti di una parte delle popolazione, e alla qualità della vita. “Riuscire a trovare risorse aggiuntive per le fasce deboli della popolazione – aggiunge il sindaco Stefano Scaramelli – è un fatto simbolico della nostra azione: vogliamo dimostrare che, con qualche sacrificio e una razionalizzazione dei costi, riusciamo a garantire servizi essenziali, almeno per gli standard finora acquisiti, nonostante le note difficoltà del momento”.