La scelta della vendita dell’immenso immobile è stata auspicata anche dalle associazioni di categoria, come occasione data alle imprese. Sono a disposizione due lotti: il primo con una superficie di 21.338 mq, di cui 3.493 mq coperti. Il secondo lotto occupa un’area di 8.576 mq, di cui 746 mq coperti. Si tratta di una porzione di un grande immobile concepito negli anni Sessanta come “frigomacello” e realizzato con fondi statali. Nel 2001 c’è stato il passaggio di proprietà dallo Stato alla Regione e quindi il recente trasferimento al Comune. L’eredità positiva, dopo queste vicende, è oggi la possibilità di liberare preziosi spazi produttivi, con importanti infrastrutture a disposizione. La ristrutturazione potrebbe portare un grande valore a Chiusi, con l’opportunità di attuare un disegno urbanistico armonico e ordinato. Le associazioni di categoria e i sindacati hanno espresso, in più di un’occasione, l’idea di raggiungere la piena disponibilità a livello locale di questo immobile, per tutte le potenzialità che può esprimere.
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