Il consiglio comunale di Chiusi si è riunito per una seduta monotematica dove è stata illustrata e discussa dalle parti politiche e amministrative rappresentate, l’attività artistica e la gestione economico finanziaria della Fondazione Orizzonti d’Arte nel triennio 2018/2021.
A prendere per primo la parola è stato il Direttore Generale della Fondazione, Fulvio Benicchi, che ha illustrato le strategie di prudenza contabile che sono state adottate in virtù della necessità di recuperare le complessità pregresse e, allo stesso tempo, di rilanciare l’attività culturale e di promozione della città.
Particolare attenzione è stata riservata al contingentamento dei costi delle attività svolte durante l’anno, alle strategie per aumentare la capacità di entrata, alla ricerca di nuovi sponsor e allo sviluppo delle residenze artistiche, oltre a un’importante azione di recupero della situazione debitoria nei confronti dei fornitori, oggi del tutto sanata. Tutte queste attività hanno permesso di diminuire drasticamente il passivo, di elaborare un piano di ammortamento del debito nella piena sostenibilità, di ricostruire un adeguato patrimonio in linea con i parametri regionali oltre all’adempimento degli obblighi di natura fiscale. Il Direttore Generale è stato seguito dall’intervento del Direttore Artistico Gianni Poliziani che ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno portato la Fondazione a intraprendere una nuova linea artistica caratterizzata da collaborazioni di qualità e un rinnovato rapporto con il territorio che ha portato anche a raddoppiare gli abbonamenti al teatro.
Particolarmente importanti, infatti, sono stati gli accordi raggiunti con la Fondazione Toscana Spettacolo e con le compagnie teatrali del territorio che hanno portato, rispettivamente, delle tournée invernali di assoluto livello al Teatro P. Mascagni e una rinnovata vivacità artistica anche nel Festival Orizzonti. Oltre a questo è stato sottolineato il lavoro svolto per l’organizzazione dei corsi di teatro per adulti e bambini che hanno permesso di far avvicinare al teatro tante nuove sensibilità. Dopo gli interventi tecnici sono iniziati quelli politici e la maggioranza in consiglio comunale non solo ha riconosciuto al sindaco di aver correttamente adempiuto agli obiettivi prefissati, ma anche di aver operato salvando, risanando e rilanciando la Fondazione Orizzonti anche in veste di strumento più adeguato per lo sviluppo di attività culturali e artistiche nella città.
“Dal consiglio comunale dedicato alla Fondazione Orizzonti usciamo molto soddisfatti perché possiamo affermare che la Fondazione rappresenta il presente e il futuro culturale della Città di Chiusi – dichiara il sindaco Juri Bettollini – Abbiamo attraversato anni veramente difficili contrassegnati da rinunce e ristrettezze economiche, ma adesso, finalmente, possiamo tornare a immaginare nuove idee e prospettive. Il percorso che ha portato a questo risultato non è stato affatto scontato, ma da subito è stata chiara la determinazione a risolvere le problematiche che nel corso del tempo si erano create”.
“Sono state tante le tappe fondamentali di questo percorso ma, probabilmente, quella determinante è stata la modifica dello statuto del consiglio comunale nell’ottobre del 2016 che ha portato prima a individuare nella figura del sindaco pro tempore la presidenza della Fondazione e poi la nomina di un nuovo CDA, di un Direttore Generale e di un Direttore Artistico- continua-. Questi due passaggi sono stati fondamentali perché segnano una demarcazione netta tra chi vede un futuro culturale insieme alla Fondazione Orizzonti e chi al contrario vorrebbe intraprendere altre strade. Nel corso del tempo sono state usate tante e troppe parole nei confronti dell’attività della Fondazione e spesso anche a sproposito, ma oggi possiamo dire che non solo siamo stati in grado di recuperare una situazione difficile, ma anche che possiamo pensare a un nuovo rilancio. Se la pandemia lo permetterà, infatti, torneremo a vivere a pieno la bellezza del nostro Festival Orizzonti e della stagione teatrale invernale con nuova energia e ottimismo e proprio questo rappresenta un traguardo e allo stesso tempo un punto di ripartenza straordinario che vale tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni”.
“Ovviamente il mantra sarà sempre quello del rispetto scrupoloso dei budget e delle risorse perché non possiamo permetterci di ricadere negli errori del passato – prosegue. Nei prossimi anni, consci di quanto trascorso, saremo chiamati ad affrontare una sfida ancora più bella che non potrà essere solo quella di mantenere l’equilibrio raggiunto, ma al contrario di cercare nuove risorse da investire nella cultura e nell’arte”.