“Nei mesi scorsi CGIL, CISL e UIL Confederali e di Categoria hanno chiesto un incontro urgente con i vertici del DSU Regionale per avere delucidazioni sulla improvvisa chiusura delle Residenze Universitarie Toscane, ma il Diritto allo Studio continua a rendersi irreperibile”. Lo denunciano le organizzazioni sindacali senesi.
“Non ci sono chiari né i tempi di riapertura delle residenze e mense senesi coinvolte, né le motivazioni, anche se sembrerebbero quelle di una mancanza di sicurezza e quindi della necessità di una messa a norma, – spiegano i sindacati – ma ci chiediamo per quale motivo si è deciso di chiudere contemporaneamente le strutture ora, essendo la situazione ben nota da molti anni e già denunciata nel passato dalle nostre organizzazioni”.
“Non possiamo dimenticare gli incidenti e i crolli dai soffitti della mensa universitaria di S. Agata per cui si è messa a rischio l’incolumità di universitari ed operatori, – sottolineano CGIL, CISL e UIL –lo stato degli edifici è chiaramente inappropriato e rende insicuri questi luoghi, ma le ripercussioni di una scelta del genere ricadono sugli studenti ed anche sui lavoratori occupati presso gli appalti e non solo, ovvero portieri e personale delle pulizie e delle mense, e che rischiano, nella migliore delle ipotesi, di vedersi ridurre le ore lavorative, con conseguenti ricadute economiche gravi, o addirittura di perdere il posto di lavoro”.
“Le rappresentanze degli universitari hanno già manifestato il loro disappunto per questa situazione che mette in discussione il diritto allo studio, fatto che riteniamo gravissimo tanto più per l’eccellenza universitaria che Siena ha sempre rappresentato, – concludono le organizzazioni sindacali – e l’atteggiamento del DSU Regionale di continuare a rifiutare un confronto trasparente con le Organizzazioni Sindacali denota una totale mancanza di rispetto nei confronti degli studenti e dei lavoratori coinvolti che riteniamo intollerabile!”.