Ciak al liceo scientifico: gli studenti del Galilei raccontano la Sardegna di Grazia Deledda in un film

La settima arte è protagonista al Liceo Scientifico di Siena con “La via del male di Grazia Deledda”, opera su cui il Galilei sta lavorando insieme all’esperto videomaker Pablo Revello e alla sua associazione, Astrolabio.

Verosimile che il lungometraggio sia pronto a giugno 2024 con questo anno scolastico che sarà dedicato alle riprese e alla post-produzione.

Il connubio già in passato aveva prodotto un mediometraggio:  ‘Due Famiglie’, film che era tratto da una novella di Federigo Tozzi e che fu presentato al Terra di Siena festival 2022.

Per “La via del male” è stato pubblicato sia il making of che il teaser su Youtube (clicca qui) . Il lavoro, spiega Revello, “si è sviluppato a partire dalla possibilità di aver conosciuto il padre cagliaritano di una delle ragazze che partecipa al progetto.  Ed è sul suo racconto, che mette in scena  sia il legame con la terra di origine che l’importanza degli scritti di Deledda per tenere vivo lo stesso legame, che abbiamo operato. La testimonianza preziosa si incrocia con le voci ed i volti degli studenti che hanno partecipato”.

Revello poi ha ringraziato Lina Frusciante e Donatella Tognaccini, le due docenti di storia dell’arte e letteratura italiana, che “c’hanno accompagnato con costanza ed attenzione mentre l’iniziativa andava avanti”.

Il set dei ciak sono state alcune zone della provincia come quella delle Crete. “Era impossibile fare le riprese a Nuoro, dove si svolge il romanzo- precisa Revello – . Abbiamo però scelto delle aree che potevano ricreare le ambientazioni della campagna sarda, che, con le sue vastità infinite, è capace di riflettere lo stato d’animo dei personaggi”.

“Del cast – continua – fa anche parte un giovane attore del nostro territorio: Matteo Martellucci, che di sua iniziativa ha realizzato una comparazione fotografica con alcuni scenari della campagna sarda, sovrapponendoli poi con quella senese in modo da capire se ci fossero analogie. Il risultato? L’area di Leonina è stata individuata come quella dove il protagonista Pietro Benu lavora la terra in solitudine pensando all’amore impossibile con Maria Noina, figlia dei ricchi proprietari terrieri verso cui lavora come umile servo”.

MC