Non è ancora stato riconsegnato alla famiglia il corpo di Enrico Amati, morto all’ospedale di Catanzaro in seguito alle ustioni riportate dopo lo scoppio di un silos della Ilsap Biopro a San Pietro Lametino (Lamezia Terme) sulla costa tirrenica. In un primo momento sembrava che la salma stesse per arrivare a Torrita in queste ore mentre in realtà sono i genitori che si sono messi in viaggio per riportare a casa la salma del figlio. Le due sorelle, Francesca e Benedetta invece sono rimaste a Torrita per risolvere il problema della sepoltura del fratello. In Comune gli è stata infatti comunicata l’impossibilità di portare Enrico nel cimitero del paese perché non più residente. Il regolamento comunale prevede infatti che all’interno del cimitero possa essere sepolto solo chi risiede a Torrita.