Uno dei più diversificati ecosistemi urbani esistenti in Italia: è quello di Siena, che anche stavolta – per la quarta edizione di fila – si è classificata tra le prime cinque città del Paese che hanno preso parte al City nature challenge.
La sfida, che si svolge a livello globale, ha lo scopo di individuare il maggior numero di specie di organismi viventi in area urbana. Un grande risultato conseguito grazie al Bioblitz Siena, la maratona naturalistica che è una delle attività del progetto Siena BiodiverCity, in cui anche i cittadini diventano scienziati, organizzata nella calle di Porta Giustizia dal Museo di Storia naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, anche quest’anno in collaborazione con Urbact Biodivercity del comune di Siena e con altre associazioni senesi.
Ventuno le città partecipanti. Meglio di noi solo Roma, Milazzo e Torino per le specie osservate: siamo arrivati quarti con 619 diversi esemplari osservati. Quinti invece – dopo Roma, Milazzo, Torino e Messina – per le osservazioni, che sono state 2058. Ed ancora quinti per il numero di osservatori: sono 71, ne hanno avuti di più Roma, Torino, Monte Pisano e Milazzo.
Al Bioblitz, che si è svolto tra la sera del 26 e quella del 27 aprile, hanno preso parte 174 persone, guidate da 20 esperti naturalisti. “Fra i partecipanti numerose le famiglie con bambini e i giovani, molti i “veterani” della manifestazione e altrettanti i curiosi alla prima esperienza”, viene spiegato. Quest’edizione ha visto la collaborazione del gruppo locale di Urbact, impegnato inbuone pratiche per la sostenibilità e la biodiversità cittadine.
“A tre anni dal lancio del progetto Siena Biodivercity, di cui il BioBlitz è una delle attività, il 24 maggio alle 16.30 nell’aula magna dell’Accademia dei Fisiocritici il Museo di Storia naturale terrà la prima restituzione pubblica alla cittadinanza degli interessanti risultati preliminari relativi al censimento delle specie che compongono la biodiversità urbana di Siena: a illustrare la ricerca tre accademiche fisiocritiche, studiose dell’Università di Siena e del National Biodiversity Future Center”, è l’annuncio del museo.
“Debora Barbato – si spiega ancora-, responsabile scientifica di Siena Biodivercity, presenterà le esperienze condotte nelle varie attività che hanno coinvolto la popolazione e i dati raccolti che hanno raggiunto oltre 10mila osservazioni tra foto e file audio. La micologa Claudia Perini e la botanica Claudia Angiolini, presenteranno due casi applicativi che mostrano l’utilizzo concreto dei dati di Siena Biodivercity nella ricerca scientifica: uno studio sulla biodiversità dei funghi urbani e un’analisi comparativa tra la flora attuale e quella documentata nell’erbario storico di Biagio Bartalini (1750-1822) conservato nel Museo fisiocritico”.
“Nell’occasione il Museo consegnerà ai vincitori i premi previsti per il più piccolo e il più grande bioblitzer, per chi ha effettuato il maggior numero di osservazioni, per chi ha trovato il maggior numero di specie, secondo le categorie under e over 18 anni, e per il gruppo più attivo”, prosegue la nota.