Adesso è una legge dello stato italiano e sta riscuotendo grande successo anche in Europa ma resterà sempre una felice intuizione nata dalla tenacia di una dottoressa di Siena, Vittoria Doretti. Il codice rosa sta per compiere dieci anni e la Regione Toscana ha celebrato questo anniversario con una giornata dal titolo”A dieci anni dal primo Codice Rosa. Grosseto protagonista di una sfida”.
Il Codice Rosa, lo ricordiamo, è un percorso speciale, nato nel 2010 nella Asl 9 di Grosseto, per chi subisce violenza, un accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini, persone discriminate. Da progetto a Rete regionale, il Codice Rosa si è diffuso capillarmente, prima su tutto il territorio regionale, poi su quello nazionale, con importanti collaborazioni anche all’estero. Un’esperienza comunicata in Toscana è oggi modello e realtà in molti ospedali d’Italia. “Dal 2014 è diventato un protocollo nazionale e sta ora riscuotendo grande attenzione anche in Europa”Dal 2014 è diventato un protocollo nazionale – ha detto l’assessore regionale alla sanità , Stefania Saccardi- e sta ora riscuotendo grande attenzione anche in Europa”.
Tanti sono stati gli interventi durante l’incontro odierno. Monica Calamai, ha rivolto il saluto di benvenuto in qualità di direttore di presidio, il dg della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, ha aperto i lavori, Linda Laura Sabbatini di Istat e la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e violenza di genere del Senato. E’inoltre arrivato un video messaggio del ministro per le pari opportunità Elena Bonetti.
Tra gli interventi c’è stato inoltre quello della ideatrice e  attuale responsabile della Rete regionale Codice Rosa Vittoria Doretti. “Vedere oggi persone da ogni parte d’Italia. vedere che la mia idea è legge di stato mi riempie d’orgoglio – ci spiega Doretti-. Nella provincia di Siena i numeri Istat registrano un calo della violenze ma ci sono dei fenomeni che devono essere ancora sconfitti come il femminicidio, lo stupro, le molestie sul lavoro e quelle che nascono sul web”.
Nel 2019 gli accessi nei pronto soccorso della Asl sud est sono stati 496 (450 adulti, 46 minori). Tra gli adulti l’88 % è stato fatto da donne, 396, ed il restante 12% da maschi, 54. Per i minori invece una fetta del 56%, 25, è costituita da donna ed il 46%, 21, da maschi.