Siena

Coldiretti, quattro agriturismi senesi protagonisti della guida Terranostra

La Siena e la Toscana si confermano mete predilette quando si parla di turismo esperienziale. Al Ttg di Rimini, la Toscana, si è guadagnata le luci della ribalta grazie ai suoi agriturismi e all’immancabile bruschetta con l’olio e il bicchiere di vino. Proprio gli agriturismi, diffusi capillarmente sul territorio (il 97% dei comuni ne ospita almeno uno), hanno stimolato la riscoperta dei borghi e delle località lontane, a volte lontanissime, dal turismo di massa favorendo la crescita degli eco-turisti che nel giro di dieci anni sono raddoppiati. Una sensibilità, quella verso l’ambiente ed il cibo a chilometro zero, che riguarda il 25% dei vacanzieri. Questo quanto emerge da una analisi Coldiretti Toscana diffusa in occasione del Ttg Travel Experience di Rimini, la principale fiera del settore che vede protagonisti anche gli agriturismi di Terranostra Campagna Amica.E nella guida nazionale di Terranostra Coldiretti “We Cultivate Hospitality” ben 4 dei 6 agriturismi toscani presenti provengono dalla provincia di Siena. Tre sono nel territorio di Montalcino e sono l’Agriturismo Colsereno, l’Agriturismo “Le Macioche”, e l’Agriturismo “Vergelle”, uno invece è situato a Siena ed è “La Terrazza sul Mangia”.

Un risultato prestigioso per la provincia di Siena che si conferma ancora una volta una meta ambita. È proprio il cibo la prima esperienza associata alla vacanza in Italia ancora prima di cultura e divertimento secondo “Noto Sondaggi”. Ma anche, e sempre di più, le tantissime esperienze proposte dalle oltre 5.600 strutture agrituristiche che fanno della Toscana la prima regione in Italia ed in Europa per l’ospitalità rurale. Si va dalla classica visita in cantina accompagnata da tagliere formaggi e salumi, un must per i winelovers, all’evoturismo con il tour tra olivi e frantoio che si conclude sempre con l’immancabile assaggio della bruschetta, dai corsi di cucina con i cuochi contadini seguendo le ricette tramandate da madre in figlia alle più avventurose come la caccia al tartufo o il tiro con l’arco. Insomma: c’è almeno un’esperienza da fare per tutti.

Infine, gli agriturismi sono la principale porta di accesso per scoprire ed apprezzare le 463 specialità agroalimentari tradizionali ed i prodotti a denominazione (93 tra Dop, Igp e Stg di cui 51 per il vino) realizzati dalle 52 mila aziende agricole regionali il cui valore aggiunto è salito a 3,9 miliardi di euro.

emanuele giorgi

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