“Un prodotto importato non può essere 100% italiano”: è il messaggio che hanno voluto lanciare gli oltre 1500 agricoltori Coldiretti, che ieri hanno organizzato una manifestazione al porto di Civitavecchia contro le navi cariche di olio d’oliva straniero in arrivo. Negli ultimi anni, stiamo assistendo ad una vera e propria invasione di questo tipo di prodotto a basso costo, che di conseguenza fa crollare i prezzi dell’extravergine Made in Italy e che spesso viene venduto come tricolore. Tra i presenti alla manifestazione, c’era anche la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani.
“Il porto di Livorno è uno dei principali della nostra regione, in cui arrivano oltre 600milioni di prodotto agroalimentari – commenta Cesani –. Fino a poco tempo fa, la prefettura non era in grado di avere la lista degli arrivi delle navi e grazie alla nostra caparbietà, il prefetto tre settimane fa ha firmato un protocollo per il quale ogni nave deve essere controllata”.
Sono state una decina, le barche con le bandiere gialle che presidiavano lo spazio davanti al porto per intercettare i natanti. Ma la situazione non riguarda solamente il porto di Civitavecchia; tutta l’Italia, infatti, è compresa e per questo a protestare vi era anche Coldiretti Siena.
“Non possiamo accettare che un prodotto importato sia spacciato per 100% italiano solo perché l’ultimo processo di lavorazione viene svolto qui da noi – spiega il presidente di Coldiretti Siena Luigi Sardone -. Non siamo assolutamente contro gli importi, ma è doveroso fare le giuste distinzioni e siamo pronti a dare battaglia, affinché ci sia la trasparenza per il rispetto dei consumatori, i quali hanno il diritto di conoscere che cosa stanno mangiando”.
Sicuramente, la vicenda non si fermerà qui e Coldiretti si è già detta pronta a dare battaglia contro l’olio extravergine d’oliva ogm e contro tutti i prodotti importati e venduti come Made in Italy.