“Un atto storico che abbiamo fatto anche in memoria dei nostri martiri, che sono stati uccisi nell’eccidio di Montemaggio, e che così non dovranno più essere concittadini di Benito Mussolini”. Sono le parole del sindaco di Colle di Val d’Elsa Alessandro Donati alla vigilia del voto del consiglio comunale della sua città sulla revoca della cittadinanza onoraria al dittatore fascista. L’atto è stato proposto dalla maggioranza e sottoscritto anche dalle liste SuPerColle, IoCambio e M5S. A Mussolini fu conferito il riconoscimento per acclamazione in una seduta del maggio del 1924 e la scoperta è stata fatta attraverso alcune ricerche nella biblioteca comunale del Paese valdelsano. Mussolini “deve essere considerato pienamente come il simbolo del periodo più̀ buio del nostro paese, che purtroppo ancora oggi è ricordato con nostalgia da qualcuno che fatica a chiudere quel capitolo di storia”, questo si legge nel documento che sarà votato domani. “Ritenuto che il conferimento della cittadinanza è un atto con il quale vengono riconosciuto particolari meriti e valori da parte della comunità̀ nei confronti di un individuo, è certamente da ritenersi in questo senso un atto incompatibile con la figura di Benito Mussolini”, prosegue l’atto.
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