La proposta. La proposta prevede di inserire nel ciclo produttivo di un’azienda agricola un impianto di produzione di energia elettrica e termica, alimentato a biogas. Il processo di funzionamento è quello della fermentazione anaerobica (in assenza di ossigeno) di residui vegetali, provenienti dall’attività agricola. Le biomasse vengono inserite in biodigestori, all’interno dei quali avviene il processo di fermentazione che genera metano. Il biogas va ad alimentare un motore a combustione interna per la produzione di energia elettrica e termica. La biomassa “digerita”, detta digestato, è un materiale organico inodore e di forte valore agronomico, che può essere utilizzato come fertilizzante sugli stessi terreni che producono la materia prima per alimentare l’impianto a biogas. L’energia elettrica, poi, viene ceduta e immessa in rete, mentre l’energia termica può essere sfruttata per il riscaldamento del digestore e per teleriscaldare edifici adiacenti l’impianto, di uso civile o industriale.
L’energia prodotta, come è stato illustrato dai tecnici presenti, contribuisce a diminuire le emissioni di Co2, incrementando l’efficienza energetica del territorio e favorendo un bilancio ambientale positivo. Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche le ricadute dell’impianto sul territorio con il coinvolgimento di diversi soggetti, tra i quali chi possiede o conduce terreni idonei alla coltivazione di biomasse a utilizzo energetico e le aziende fornitrici del settore agricolo.
La localizzazione. Uno dei temi centrali del dibattito è stata la localizzazione dell’impianto e la possibilità di sfruttarne le ricadute sul territorio con un sistema di teleriscaldamento, a uso civile o industriale. “La localizzazione – ha detto il sindaco, Paolo Brogioni – sarà oggetto di valutazione approfondita insieme al soggetto proponente, che ha dato piena disponibilità a confrontarsi su una localizzazione che possa essere utile alla cittadinanza. Terremo conto delle riflessioni emerse durante il dibattito di oggi e della sostenibilità ambientale dell’intervento e porteremo avanti il percorso di informazione e trasparenza con nuove occasioni di confronto pubblico, per condividere una scelta che può avere ricadute positive su alcune parti della città e che guarda a un futuro sostenibile, andando oltre l’utilizzo di carburanti fossili”.
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