Quando i carabinieri sono entrati nel suo domicilio per arrestarlo, lui ,per sottrarsi alla cattura, si è gettato sul terrazzo sotto casa sua, saltando poi agilmente sull’antistante tetto di un edificio di quattro piani, minacciando quindi di gettarsi nel vuoto. Soltanto dopo lunghe ore di trattative col “negoziatore” del gruppo d’intervento speciale dei carabinieri, giunto da Livorno, l’uomo si è consegnato ai militari, venendo finalmente arrestato. L’episodio che ha causato la condanna ormai esecutiva risale al 10 luglio 2015 è ha come protagonista un tunisino 37enne, residente a Colle, al quale era stato imposto dal Tribunale senese un divieto di avvicinamento alla moglie per pregressi maltrattamenti.
Ieri, a Colle di Val d’Elsa, i carabinieri lo hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione di un “ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare”, emesso il 30 settembre dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Siena. L’uomo dorà espiare la pena di 3 mesi e 23 giorni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di cui artt. 341 bis e 674 c.p. (oltraggio a p.u. e getto pericoloso di cose), commessi in Colle di Val d’Elsa. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è ora ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante. Sul rispetto delle prescrizioni imposte al detenuto domiciliare vigileranno i carabinieri di Colle e di Poggibonsi.