Intervista al Direttore Sanitario della Misericordia di Siena Dott. Simone Lunghini sui soccorsi ai fantini durante il Palio.
Il dott. Lunghini si occupa da più di quindici anni della formazione dei soccorritori della Misericordia di Siena che quotidianamente svolgono servizio sui mezzi di soccorso dell’Istituzione. Specialista in anestesia e rianimazione dal 2007, dopo aver lavorato nel corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, è attualmente in servizio presso il 118 di Empoli come medico dell’emergenza sanitaria territoriale e docente presso l’Agenzia della Formazione di Empoli – Università degli Studi di Firenze per i corsi di formazione dei medici dell’emergenza sanitaria.
In questi giorni il soccorso ai fantini è stato portato al centro dell’attenzione. Come è organizzato il soccorso durante la corsa?
In un contesto di pericolo evolutivo imminente (il Palio è una manifestazione in cui non sono previste interruzioni per alcun motivo) è estremamente difficile applicare le ordinarie tecniche di soccorso dedicate al paziente politraumatizzato, per cui operiamo con manovre “d’emergenza” che garantiscano la maggiore immobilità possibile all’infortunato. L’esiguità dei secondi a disposizione, dove devi decidere se intervenire o purtroppo lasciare passare i cavalli, ci porta ad avere come obiettivo primario nel soccorso la salvaguardia della vita del fantino da ulteriori e più gravi danni che potrebbero derivare da un successivo passaggio dei cavalli. Ritengo comunque opportuno precisare che il nostro operato durante tutte le fasi del Palio si attiene scrupolosamente ad un protocollo condiviso con l’Amministrazione Comunale e il 118 di Siena.
Quali sono i rischi maggiori per un fantino appena caduto?
La priorità va data all’immobilizzazione della colonna vertebrale realizzando per quanto possibile il posizionamento dell’infortunato sull’apposita barella “spinale”. Le altre problematiche, a causa dei tempi strettissimi di intervento, devono essere poste in secondo piano. Questa è l’unica filosofia di soccorso applicabile in questo contesto.
I soccorritori volontari della Misericordia di Siena che avete visto in azione durante la corsa sono gli stessi che quotidianamente intervengono su incidenti stradali ed emergenze di ogni tipo, mettendo “in sicurezza” il luogo dell’evento e trattando in modo completo l’infortunato. Ciò durante il Palio non si può fare.
Cosa avrebbe da dire a chi è intervenuto sull’argomento?
Che dovrebbe volere più bene a Siena e al Palio.
Lo dico da Contradaiolo e da Senese. I frequenti attacchi al nostro operato fanno solo male alla Festa. I nostri soccorritori cercano di dare il massimo ed in maniera totalmente gratuita come del resto le altre Associazioni in quei momenti difficilmente gestibili. Criticarne l’operato significa dare voce a tutti coloro che non percepiscono il significato vero della nostra Festa, già sottoposta da tempo ad attacchi mediatici.
Vi sentite supportati nella vostra azione dalle altre Istituzioni della Festa?
E’ stato fondamentale il confronto con le altre figure Istituzionali del Palio.
Ritengo opportuno ringraziare il 118 di Siena, l’Amministrazione Comunale e il Magistrato delle Contrade per l’attenzione che hanno rivolto nei confronti delle problematiche del soccorso durante il Palio e i Guardia Fantino per la fondamentale collaborazione.