Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre 2022, la Cattedrale di Siena scopre il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano: “Come in cielo, così in terra”.
Stavolta l’annuncio di Arcidiocesi di Siena, Opa e Opera Laboratori viene fatto “con l’auspicio di una nuova epoca di pace e in conclusione delle stagioni della pandemia, con la speranza che gli animi rinnovati siano propensi a riscoprire la divina bellezza delle arti e dei monumenti” e con l’invito “i compiere una visita con una maggiore consapevolezza, con un desiderio di rinascita verso la “luce” di bellezza, sapienza e spiritualità “poiché non vi sarà più notte” (Apocalisse 21, 25)”, spiegano.
“Nella Lettera ai Filippesi (2, 15), San Paolo invita a splendere “come stelle in terra”, a vivere l’esperienza terrena come preludio a quella divina nella città degli eletti, descritta nell’Apocalisse: “vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra” (21, 1)- si legge in una nota congiunta-. La Gerusalemme celeste, cui si ispira il Duomo di Siena che riluce di marmi policromi e inserti dorati, è una dimora accogliente, tutta nuova, in cui i concittadini non verseranno più lacrime e non vi sarà “né lutto, né lamento, né affanno, “perché le cose di prima sono passate” (21, 4)”.
“La piazza della Gerusalemme è lastricata “di oro puro, come cristallo trasparente”, la “città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina” e “le nazioni cammineranno alla sua luce”-prosegue il testo-. Il cammino, il percorso del visitatore all’interno della cattedrale, tarsia dopo tarsia si svolge attraverso il sapere degli antichi filosofi e delle Sibille fino alle storie bibliche, alla luce di Dio che si squarcia nel cielo di fronte a Mosè che riceve in ginocchio le Tavole della Legge nel riquadro a commesso marmoreo disegnato da Domenico Beccafumi. Mosè quando salì sul monte Sinai per ricevere le tavole di pietra da Dio “sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso” (Esodo, 24, 10). Il colore puro dello zaffiro è un richiamo al Cielo, la sede di Dio – si legge ancora-.D’altra parte, non in contrasto, ma in una congiunzione dell’antichità classica con la sacralità, anche l’austera Sibilla Cumana, in un riquadro della navata di destra della Cattedrale, annuncia “un nuovo ordine di secoli”, il ritorno della Vergine e una nuova stirpe che “scende dall’alto del cielo” (Virgilio, IV Egloga)”.
Prenotando la visita al pavimento della Cattedrale è possibile avere sul proprio smartphone l’audioguida gratuita del complesso del Duomo oppure richiedere una visita guidata. Con il QR Code presente su tutto il materiale informativo sarà possibile inoltre assicurarsi l’accesso alla Cattedrale, evitando le code in biglietteria, presentandosi direttamente agli accessi dei musei. Per info: +39 0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com – Sito web