Commissioni consiliari ‘blindate’, Mazzarelli: “Il Pd si opporrà alla proposta. Le linee sono antidemocratiche”

Una posizione “profondamente contraddittoria, antidemocratica e non trasparente”: il capogruppo del Pd Giulia Mazzarelli commenta così la proposta di inserire delle linee guida sui lavori delle commissioni consiliari, che prevedono la partecipazione dei giornalisti con l’autorizzazione da parte del presidente dell’organismo.

Per Mazzarelli “si tratta di fatto di un tentativo di limitare in qualche modo la libertà della stampa e dei giornalisti a partecipare alle commissioni, che come sappiamo sono pubbliche e lo sono sempre state. Questo va in violazione di un principio fondamentale e costituzionale, che è quello della libertà di stampa – spiega – . Inoltre, il fatto che le sedute siano pubbliche è chiaramente stabilito nel regolamento del consiglio comunale, quindi non si capisce per quale motivo un normale cittadino possa partecipare a una commissione e non lo possa fare un professionista dell’informazione come un giornalista”.

Il Comune, ricorda, “non può in alcun modo limitare ciò che, nell’esercizio della propria professione e con autonomia e libertà, un giornalista fa. Partecipare a una commissione pubblica, seguire i lavori e riportare ciò che ascolta e a cui assiste è sempre stato un principio fondamentale – dice ancora – . Fino a oggi, tutto ciò è avvenuto rispettando il principio che, trattandosi di amministrazione pubblica, tutto quello che accade al suo interno deve essere liberamente consultabile non solo dai cittadini, attraverso l’accesso agli atti, ma anche dagli organi di stampa”.

“Pertanto – continua-, l’amministrazione non può fare da filtro o selezionare le informazioni che devono o non devono uscire, né tanto meno decidere come queste informazioni debbano essere divulgate. Questo principio rientra nell’autonomia e nella libertà della professione giornalistica, ed è gravissimo anche solo pensare di limitarlo. Come forza di opposizione, faremo tutto il possibile per opporci a questa proposta di modifica, che consideriamo profondamente sbagliata”.

MC