
Per il gruppo consiliare del Pd è “evidente che il tentativo da parte dell’amministrazione comunale sia stato quello di limitare ai giornalisti l’accesso alle commissioni consiliari”.
I dem lo hanno scritto in una nota, dove hanno precisato di essersi “da subito opposti a questa assurda proposta che avrebbe di fatto limitato la libertà di stampa e di cronaca sancito dalla nostra costituzione, come giustamente sottolineato anche dall’associazione Stampa Toscana e dall’ordine dei giornalisti, e che avrebbe creato una incomprensibile differenza di trattamento tra normali cittadini e professionisti dell’informazione, a cui appunto si prevedeva di limitare l’accesso alle commissioni – continuano-. Precisiamo inoltre che il regolamento del consiglio comunale già regolamenta l’accesso alle commissioni consiliari prevedendo all’art.16 che esse sono di norma pubbliche salvo la possibilità per i presidenti di commissione di secretarle in casi specifici e particolari che devono essere motivati”.
“Era del tutto superfluo quindi oltre che sbagliato prevedere attraverso delle linee operative una modifica restrittiva alla regolamentazione già prevista e soprattutto non si può dal punto di vista procedurale utilizzare scorciatoie alla modifica del regolamento del consiglio comunale senza rispettare i passaggi formali previsti e senza sottoporre il consiglio stesso alla votazione -concludono-. Per ammissione stessa del presidente del consiglio il punto in questione è stato tolto dal documento proposto, è stato quindi evidentemente compreso che si è trattato di un errore”.