Dopo oltre due mesi dalla sua chiusura riapre, seppur parzialmente, il complesso museale del Duomo di Siena. Lo annuncia a Siena News il rettore dell’Opera della Metropolitana Guido Pratesi. La riapertura è stata decisa nell’odierno cda dell’Opa.
“Dal 22 febbraio tutta la Cattedrale sarà visitabile nei giorni feriali, come prevede il Dpcm del 14 gennaio per le zone gialle. Per il museo stiamo ancora valutando in base anche a quella che è la situazione nazionale – spiega Pratesi-. Abbiamo risposto alla voglia e all’esigenza di ripresa che ha la nazione, anche se con l’attuale pandemia non ci sono mai certezze per il futuro”.
Poco dopo, una nota di Opera Laboratori, ha specificato che il Duomo di Siena e la Libreria Piccolomini riapriranno alle visite dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17). Il sabato e la domenica la Cattedrale sarà aperta esclusivamente per le liturgie e per la preghiera personale con
ingresso dalla Porta del Perdono.
Per Pratesi la decisione presa in consiglio dall’Opera della Metropolitana è “un atto di buona volontà. Ci siamo detti: ‘Proviamo a riaprire e vediamo l’effetto che fa”. Per il momento non si potranno ancora visitare strutture come la Cripta, ma sono in programma con la collaborazione di Opera Laboratori gli eventi culturali che caratterizzano l’inverno senese come Il Saloncino. “Abbiamo dato il nostro ok -prosegue Pratesi-. Rimane il punto interrogativo sul quanto fare in presenza e quanto fare a distanza queste iniziative. Ad aiutarci nella realizzazione del nostro piano culturale c’è però la possibilità di mandare in streaming sui nostri canali social questi eventi – afferma-. Ci stiamo rinnovando ed usiamo questi nuovi metodi per essere vicini alle persone: necessità fa virtù”.
Non dovrebbe rappresentare un problema la biglietteria unica di palazzo Squarcialupi, che è condivisa con il museo del Santa Maria della Scala che riaprirà a marzo. “Per i senesi l’accesso alle nostre strutture in questi mesi è gratuito. Questo periodo ci sta dando una mano e per certi versi semplifica le cose”.
MC