«Il Comune di Monteriggioni – dice l’assessore all’urbanistica Adriano Chiantini – condivide totalmente questo indirizzo, tant’è che negli ultimi due mandati nemmeno un euro degli oneri di urbanizzazione incassati è stato distolto dagli investimenti pubblici. In questi giorni due importanti nuovi permessi a costruire confermano la politica di riqualificazione dei centri urbani attraverso il recupero di vecchi capannoni presenti in mezzo alle abitazioni e non più utilizzabili per gli scopi originali. Si tratta della realizzazione di nuove abitazioni nelle aree prima occupate dallo stabilimento dolciario della Fiore a San Martino e del Centro Arredamenti del Chianti a Castellina Scalo».
L’assessore all’Urbanistica del Comune di Monteriggioni Adriano Chiantini commenta e spiega così il disegno di legge che il Consiglio dei Ministri ha approvato di recente contro il consumo del suolo, che verrà sottoposto al Parlamento. Il ministro per le politiche agricole Mario Catania ha esplicitamente dichiarato che va limitata per legge la cementificazione sui terreni agricoli contenendo il consumo di suolo libero. Il provvedimento interviene anche su una distorsione del sistema degli oneri di urbanizzazione, che attualmente i Comuni possono destinare alla copertura delle spese correnti, deviandoli dalla naturale finalità di finanziamento delle opere pubbliche. Ciò ha creato – ha detto il ministro – una tendenza naturale delle amministrazioni a dare il via libera per cementificare nuove aree agricole anche quando è possibile utilizzare strutture già esistenti.
«Dai due permessi rilasciati nasceranno case moderne ed ecologicamente avanzate senza consumo di suolo, demolendo i vecchi volumi. Nel caso dell’area ex Fiore si potranno costruire 33 appartamenti che completeranno l’opera di recupero della zona dopo il nuovo stabilimento dell’Engineering, che ha portato un forte incremento occupazionale. Si conferma una politica urbanistica che intende separare le funzioni produttive da quelle residenziali, principalmente nella zona della Cassia al confine con Siena, dove erano molti gli insediamenti industriali risalenti addirittura agli anni sessanta».
«Nell’ambito di questa operazione è bene ricordare che il Comune ha negoziato con la proprietà dell’area ex-Fiore l’acquisizione gratuita di una grande area verde da oltre tre ettari e mezzo che verrà trasformata in parco urbano, secondo le indicazioni delle assemblee del bilancio partecipato, ed anche la cessione al Comune del 5% della volumetria abitativa. Senza questa lungimiranza il bilancio del Comune di Monteriggioni sarebbe stato meno sano. Analogamente in via XXV Aprile a Castellina Scalo al posto del capannone ex Centro Arredamenti del Chianti saranno realizzati 23 appartamenti. Sarà un’ulteriore riqualificazione urbanistica che non rischierà di congestionare la disponibilità di parcheggi, grazie alla norma che obbliga ogni appartamento ad avere almeno 2 posti auto, oltre ai garage. Nonostante la crisi del mercato edilizio, Monteriggioni continua ad esprimere una domanda di nuove case, indotta dalla competitività dei prezzi, dalla qualità della vita e da un’evoluzione demografica costante, che fa di Monteriggioni il Comune senese col più alto saldo naturale (+120) degli ultimi dieci anni. Vale a dire che le nascite superano di gran lunga i decessi, senza che l’incremento della popolazione dipenda solo dai flussi migratori».