“Disertare il consiglio comunale è una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e della più importante istituzione della città. L’atteggiamento di questa giunta e della sua maggioranza ha ben poco di democratico”.
Con queste parole, Fabio Pacciani, presidente di Area Civica, commenta quanto avvenuto durante l’ultimo consiglio comunale, nel quale il consigliere civico aveva presentato una mozione nella quale chiedeva di: attivare le procedure per l’annessione alla Comunità Energetica Sienaenergie; avviare la programmazione degli impianti di energia rinnovabile e dare attuazione al Piano Operativo per consentire un’agevole installazione degli impianti fotovoltaici al di fuori del centro storico e degli edifici vincolati.
“La comunità energetica – spiega Fabio Pacciani – è una risorsa per la nostra città. In pochi conoscono questa realtà che ormai da diverso tempo porta avanti una missione virtuosa nei confronti dell’energia rinnovabile. Da poche settimane il governo ha emesso il decreto che normalizza le comunità energetiche nei comuni italiani, obiettivo imposto dall’Unione europea per consentire uno sviluppo dell’energia rinnovabile a discapito del carburante fossile o del gas. La comunità energetica senese (Sienaenergie) da anni porta avanti questi obiettivi con il solo sforzo dei cittadini e di piccole imprese che hanno deciso di aderire al progetto”.
“Rimango basito – continua il presidente di Area Civica- di fronte a questo teatro messo in scena dalla maggioranza, la quale ha deciso di disertare il consiglio comunale, concludendolo per mancanza del numero legale. C’è modo e modo di manifestare il dissenso e hanno deciso di manifestarlo nella maniera meno democratica possibile. Ciò che fa ancora più rabbia, non è stato tanto l’impossibilità di presentare la mozione su un tema che riguarda la cittadinanza, quanto la totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, che squalifica quello che è il più alto luogo di confronto della città”.
“L’ 8 aprile – prosegue Pacciani – si aprirà il portale nazionale cui le comunità energetiche potranno iscriversi per iniziare il proprio lavoro nel territorio di origine. I comuni non hanno il diritto di presentarsi da soli, ma devono obbligatoriamente aderire al progetto di una comunità energetica costituitasi ente del terzo settore. In tutti questi anni, però, l’amministrazione comunale sembra sia rimasta cieca davanti a questa opportunità, non capendo le risorse e gli incentivi che l’Unione europea erogherebbe, sotto forma di PNRR, per i progetti sull’energia rinnovabile. Non solo, ma le comunità energetiche saranno un faro per il risvolto sociale ed economico dei cittadini: grazie alla rete virtuosa di produttori e consumatori, potremmo arrivare anche a un abbattimento dei costi energetici. Per farlo, però, serve una progettazione seria, attuabile anche grazie al contributo dell’amministrazione comunale. Oltretutto l’adesione all’ unica comunità energetica del territorio, Sienaenergie, non vincola il Comune che può aderire comunque ad altre comunità che è auspicabile sorgano nella nostra realtà. Il mio appello è quello di prendere seriamente in considerazione le opportunità, proprio come molti comuni della provincia stanno facendo, cercando di mettere a terra un progetto concreto che miri alla sostenibilità e all’interesse esclusivo di Siena”.
Cosa è una comunità energetica. Si tratta di un modello virtuoso basato sulla condivisione: le comunità energetiche sono associazioni composte da enti pubblici, privati, liberi cittadini, aziende ed enti, che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia derivante da fonti rinnovabili.