Sono stati premiati in questi giorni gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Tito Sarrocchi” che hanno partecipato alle “Sarrocchiadi”, la gara di lettura che coinvolge tutte le classi del biennio.
Nell’aula magna della scuola erano il Dirigente scolastico, Stefano Pacini, gli studenti delle classi vincitrici per il Liceo scientifico delle scienze applicate, 1a D e 2a D, e per l’Istituto tecnico tecnologico, 1a A e 2a C, e i docenti coinvolti nel progetto.
La gara, giunta quest’anno alla sesta edizione, prevedeva che i ragazzi avessero letto un libro – i testi scelti quest’anno erano, per le prime classi, “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda e, per le seconde classi, “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti – per sfidarsi poi in un quiz sulla conoscenza dei testi letti, su titoli e autori della letteratura di tutti i tempi. Il tutto condito da un pizzico di creatività: gli studenti hanno dovuto infatti cimentarsi nella realizzazione di uno spot per invitare i loro coetanei alla lettura di quegli stessi testi.
Obiettivo delle “Sarrocchiadi” è avvicinare i ragazzi al piacere della lettura. Un’impresa ardua nell’era digitale. Eppure, il successo di questi anni dimostra anche che leggere può essere un modo per “navigare” attraverso le parole, senza valigie e passaporto, un’opportunità di crescita attraverso i personaggi dei libri che gli studenti hanno conosciuto e magari amato. Per aprire una finestra sul mondo e capire meglio se stessi.
“Sono pronto ad accogliere nuove proposte, nuove idee che sappiano coniugare la passione per la lettura con l’anima tecnologica del Sarrocchi” – ha detto il Dirigente della scuola, favorevolmente impressionato dalla proiezione dei video realizzati dagli alunni vincitori.
“E’ stata una bella esperienza, – commenta Daniele, della 1a A, – che ci ha permesso di conoscerci meglio, anche al di fuori dell’aula. In particolare, è stato divertente vivere la lettura come un momento collettivo e rielaborare il libro usando la multimedialità”.
Una ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno i due mondi, quello digitale e quello più tradizionale della carta stampata, possono coesistere con successo e supportarsi vicendevolmente.
D.P.