Concerto a lume di candela alla Rocca di Arcidosso

Domenica 9 luglio fa tappa alla Rocca aldobrandesca di Arcidosso il Candle Castle, ovvero il concerto a lume di candela nei castelli più affascinanti d’Italia.

Si tratta di una formula che propone una serata di grande musica, con alcune delle più famose colonne sonore di film ormai entrati nella storia del cinema, dentro l’atmosfera sempre magica che si crea quando si accendono le candele.

In più, c’è anche un castello da ammirare, come nel caso appunto di Arcidosso, che ha una storia iniziata attorno all’anno 860 con la famiglia Aldobrandeschi, tanto da essere considerato come il più antico palazzo extraurbano di governo statale in Italia. Conquistata dalla Repubblica di Siena nel 1331 dopo un assedio guidato da Guidoriccio da Fogliano, la Rocca mantenne il suo ruolo strategico e di potenza ancora per oltre due secoli ed ancora oggi impressiona per la sua mole e la sua posizione.

Per l’occasione il Candle Castle prevede due turni di spettacolo, alle ore 19.30 ed alle ore 21, con un concerto di circa un’ora, durante il quale il pianista Gregorio Paffi, eseguirà musiche tratte dalle colonne sonore di famosi film, firmate da Ennio Morricone (La leggenda del pianista sull’oceano, Mission, Nuovo Cinema Paradiso), Nino Rota (Il Padrino, Amarcord), Yann Tiersen (Il favoloso mondo di Amelie), per un totale di sedici brani. Tutte le informazioni qui

Naturalmente non potevano mancare nel programma due fra i temi musicali più conosciuti ed amati dal grande pubblico: Il Postino di Luis Bacalov e La Vita è bella di Nicola Piovani, entrambi vincitori del Premio Oscar.

Il tentativo del Candle Castle è dunque quello di trovare il giusto equilibrio fra tutti questi elementi (l’ambientazione a castello, la grande musica, le luci delle candele) per dare una nuova forma – che fino a qualche tempo fa si sarebbe definita emozionale, ma adesso la parola è caduta un po’ in disgrazia – ad un momento di intrattenimento culturale rivolto ad un pubblico abbastanza ampio ed interessato a conoscere magari luoghi fino ad ora mai visitati.

Roberto Guiggiani